Sarebbero gruppi armati libici a organizzare, per autofinanziarsi, molti sbarchi di migranti sulle coste italiane.
Emerge da un'inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo che da tempo indaga sui cosiddetti viaggi della speranza ipotizzando il reato di tratta di esseri umani.
Da alcune intercettazioni emerge infatti un collegamento tra gli organizzatori della tratta, già identificati e indagati, e gruppi di miliziani libici. «Abbiamo guadagnato un milione di dollari», dice in una telefonata «ascoltata» dagli investigatori un personaggio che fa parte di un gruppo combattente. Ora i magistrati stanno cercando di ricostruire di quale tra le fazioni che si fronteggiano in Libia si tratti.
Non si esclude che dietro gli sbarchi ci siano appartenenti all'Isis.