Hackerati i siti di ministero dello Sviluppo Economico, Corte dei Conti, ministero dei Trasporti e Cassa depositi e prestiti: l'attacco dei manifestanti si scatena sul web

Hackerato il sito del ministero dello Sviluppo Economico
di Andrea Andrei
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Sabato 19 Ottobre 2013, 17:15 - Ultimo aggiornamento: 19:18
Se la situazione nelle strade sembra essere ancora relativamente tranquilla, sul web si scatenato un attacco violento contro alcuni siti istituzionali. Il portale del ministero dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti, quello della Cassa depositi e prestiti e quello del ministero della Corte dei Conti risultano essere fuori uso. Anonymous avrebbe rivendicato l'attacco.



Per diversi minuti non hanno funzionato nemmeno i principali siti d'informazione, fra cui "Il Messaggero.it", "Il Mattino.it", "Corriere.it", "Repubblica.it", "Il Fatto Quotidiano.it".



In occasione della "sollevazione generale" di oggi per le vie di Roma, gli hacker sottolineano che «l'austerithy è una delle componenti della perdita di significato dell'esistenza di ognuno. È evidente che solo» i pochi «possono trarre vantaggio dalle sofferenze economiche alle quali sottopongono «i molti».



«A quali poteri e a quali potenti risulta utile il tipo d'essere umano immiserito e spaventato di questa crisi? Una persona priva di abitazione, condannata ad un sentimento di impotenza e di inutilità è sicuramente più pronta a vendere la sua opera di lavoratore o lavoratrice ad un prezzo infimo. Questa -continua Anonymous- è la politica economica dello Stato italiano da quasi 30 anni: Tagli alla spesa pubblica e sfruttamento del lavoro semischiavile dei profughi senza diritti per aumentare l'insicurezza sociale e ribassare il costo del lavoro di tutti i cittadini e gli stranieri. A chi giova tutto ciò se non ad un'imprenditoria vorace ed incapace di innovare ma capacissima di accumulare fortune estere con l'evasione?».



«Ma i potenti -continua la pagina web degli hacker- ti chiedono qualcosa di più, vogliono che tu diventi il guardiano del tuo sfruttamento, esigono che tu percepisca gli immigrati come problema sociale esigono che sia tu a discriminare i profughi così che per essi sia impossibile rivendicare alcun diritto».



In tempo di crisi economica «molte sono le industrie e le attività di ogni genere che falliscono e quindi moltissimi sono coloro che si trovano senza un lavoro, senza alcun reddito econseguentemente saranno disposti ad accettare un impiego per qualsiasi cifra e ad ogni condizione. La necessaria conseguenza di tutto ciò è un crescente numero di persone che si vede,col reddito, privata della possibilità di esercitare quelli che debbono considerarsi diritti inalienabili, a partire dal diritto all'abitazione.



I molti vedono dunque il loro diritto all'esistenza violato. Questo è immondo ed intollerabile. Nessuno può pretendere che un essere umano muoia di freddo e stenti accettando la sua sorte. Esigiamo che l'occupazione di immobili sfitti per più di 6 mesi sia legalizzata».
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