Finanza, indagato il generale Vito Bardi, comandante in seconda del corpo. Arrestato il comandante della sede di Livorno

Il generale Vito Bardi
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Mercoledì 11 Giugno 2014, 10:39 - Ultimo aggiornamento: 12 Giugno, 14:01
Il Comandante provinciale della Guardia di finanza di Livorno, il colonnello Fabio Massimo Mendella, stato arrestato con l'accusa di concorso in concussione nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Napoli. Insieme al colonnello Mendella è stato arrestato il commercialista Pietro de Riu, di Napoli.



Le ipotesi di reato contestate nell'ordinanza della Procura di Napoli sono di concorso in concussione per induzione e rivelazione di segreto d'ufficio. De Riu avrebbe incassato per conto di Mendella, responsabile del settore verifiche del Comando provinciale di Napoli dal 2006 al 2012, oltre un milione di euro per evitare verifiche ed accertamenti fiscali.



Accertamenti pilotati. Imprenditori napoletani avrebbero versato oltre un milione di euro tra il 2006 e il 2012 al commercialista Pietro De Riu, che faceva da tramite con il responsabile verifiche edaccertamenti del Comando provinciale Guardia di finanza di Napoli, Fabio Massimo Mendella. È quanto emerge dall'inchiesta della sezione reati contro la Pubblica amministrazione della Procura di Napoli. Dal Comando di Napoli Mendella era stato trasferito a Roma. Nell'occasione la holding "Gotha s.p.a.", oggetto di una verifica pilotata eseguita dall'ufficio coordinato dal colonnello Mendella, avrebbe trasferito la propria sede legale a Roma.



Indagato il generale Vito Bardi. Nell'ambito dell'inchiesta i pm Piscitelli e Woodcock hanno disposto una perquisizione nel comando generale della Guardia di finanza a Roma: a quanto si è appreso, risulta indagato il generale Vito Bardi per un'ipotesi di corruzione. La perquisizione è avvenuta nella tarda mattinata e ha riguardato solo gli uffici dell'alto ufficiale nella sede del Comando generale della Gdf in viale XXI Aprile.



Il generale Vito Bardi era stato indagato nel 2011 con le accuse di favoreggiamento e rivelazione di segreto nell'ambito dell'inchiesta sulla cosiddetta P4. L'anno successivo, tuttavia, la sua posizione fu archiviata dal gip su richiesta dello stesso pm Henry John Woodcock. Al centro dell'inchiesta era l'ex deputato del Pdl Alfonso Papa, per il quale ora è in corso il processo. Secondo l'ipotesi accusatoria, l'ex parlamentare riceveva notizie coperte da segreto su indagini in corso e se ne serviva per ricattare alcuni imprenditori dai quali riceveva così denaro o altre utilità. Nell'inchiesta era coinvolto anche l'uomo d'affari Luigi Bisignani che ha patteggiato la pena.



Il generale in pensione della Gdf Emilio Spaziante, arrestato la settimana scorsa per la vicenda Mose, risulta indagato in un altro filone dell'inchiesta della procura di Napoli sulle verifiche fiscali pilotate. Non si conosce l'ipotesi di reato.
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