Sanremo, Grillo irrompe all'Ariston: Rai responsabile disastro Italia

Sanremo, Grillo irrompe all'Ariston: Rai responsabile disastro Italia
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Martedì 18 Febbraio 2014, 19:29 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 17:33

Grillo come promesso intorno alle 19,30 comparso all'ingresso dell'Ariston di Sanremo sparando a zero contro tv pubblica, giornalisti e Matteo Renzi. «La Rai è la responsabile del disastro di questo Paese», ha detto Grillo. E sul nuovo premier: «E' il vuoto, lo hanno mandato al governo le banche».

Attacco alla Rai. «La Rai è un servizio pubblico? Vi sembra un servizio pubblico un'azienda che perde 7,8 milioni nel 2010, 7,5 nel 2011 e quasi 5 milioni nel 2012. Adesso la Corte dei Conti ha detto state spendendo troppo, dovete abbassare i costi», ha gridato Grillo. Beppe Grillo si è poi seduto in diciassettesima fila all'interno del teatro assicurando che guarderà «con tranquillità» la prima serata del festival. «Che cosa vuole che faccia?», ha risposto. «Non sono un disperato. Non sono mica Cavallo pazzo?».

Fuori-onda Fazio-Grillo. C'è anche stato uno scambio fuori onda in sala tra Fabio Fazio, sul palco dell'Ariston e Beppe Grillo seduto in platea. «Appena siamo in onda arrivo!», ha scherzato il leader M5s. «Ti ci metti pure tu? Ma ormai ti hanno superato», ha risposto il conduttore riferendosi alla protesta di alcuni lavoratori che ha interrotto la serata nei primi minuti. «Non puoi immaginare quanto mi fa piacere», ha detto Fazio riferendosi alla presenza di Grillo, che gli ha replicato «Parlami in diretta». E il conduttore: «Ora fatemi fare il Festival, altrimenti faccio Ballarò». Grillo non è restato a lungo all'Ariston: dopo un nuovo monologo al bar del Teatro in cui ha ribadito il suo affondo contro la Rai e la sua informazione, contro Matteo Renzi e contro gli ultimi provvedimenti varati dal governo Letta, scortato dalle forze dell'ordine, ha lasciato il festival.

Le repliche di Fazio e Usigrai. «Io sono qui per fare il mio lavoro e il mio lavoro è costruire lavorando con tante persone. Ma mi rendo conto che costruire è più difficile che distruggere. Spero che il lavoro di tante persone venga rispettato», è la replica di Fabio Fazio durante il tradizionale collegamento pre-festival con il Tg1. Dura la reazione dell'Usigrai, il sindacato dei lavoratori Rai: «Un violento comizio contro la Rai e contro il Servizio Pubblico. Ancora una volta Beppe Grillo sceglie la via dell'insulto, approfittando dei riflettori offerti dal Festival di Sanremo. E ancora una volta si rifiuta di rispondere alle domande. Questa continua aggressione contro migliaia di lavoratrici e lavoratori ha passato il segno. Le forze democratiche intervengano per dire basta. Si offrono microfoni e riflettori a questi linguaggi squadristi. Mentre si fa calare il silenzio sulle forze libere e coraggiose che vogliono riformare e rilanciare la Rai Servizio Pubblico».

L'attacco sul blog. Sotto il titolo #BeppeaSanremo2014 il leader M5s ha pubblicato sul suo blog i dati di bilancio 2012 e 2013 della Rai attaccando Fabio Fazio: «prende circa 5,5 milioni di euro per 3 anni. Per Sanremo percepisce circa 600 mila euro lordi l'anno. Perché Sanremo è Sanremo». «Il bilancio della RAI al 31 dicembre 2012 si è chiuso con una perdita di 250 milioni di euro. Il bilancio del 2013 dovrebbe chiudersi con una perdita che sfiora i 400 milioni di euro» scrive Grillo sul blog ricordando quando riporta la Corte dei Conti, che ha presentato la relazione sulla Rai a febbraio 2014: «Per il festival di Sanremo in tre edizioni (2010/2011/2012) la Rai ha perso circa 20 milioni di euro». Sanremo, riporta ancora Grillo, «ha avuto un saldo negativo di 7,8 milioni di euro nel 2010, 7,5 per il 2011, 4,8 per il 2012». Poi cita le parole della magistratura contabile: «in sintesi l'andamento dei costi, risulta ancora nettamente superiore ai ricavi pubblicitari con negativi riflessi sul Mol (margine operativo lordo) aziendale; è necessario pertanto che vengano adottate adeguate iniziative volte a conseguire una più significativa razionalizzazione dei costi».

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