Allarme furti in Italia, Censis: «Colpita una casa ogni due minuti»

Allarme furti in Italia, Censis: «Colpita una casa ogni due minuti»
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Domenica 22 Febbraio 2015, 10:03 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 13:26
È aumento record dei furti in abitazione, che sono più che raddoppiati negli ultimi dieci anni (+127%). A segnalarlo è il Censis: lo studio dice che viene svaligiata una casa ogni due minuti. Asti, Pavia e Torino le province più colpite. Il fenomeno è in forte crescita a Milano (+229% tra il 2004 e il 2013), Firenze (+177%), Roma (+120%) e Bologna (+104%). Un reato che crea forte allarme sociale e contro il quale, il viceministro alla Giustizia, Enrico Costa, annuncia che allo studio ci sono norme per garantire «una pena effettiva per gli autori ed un prolungato percorso riabilitativo con il costante monitoraggio dell' autorità pubblica». I furti in abitazione sono infatti 689 al giorno, cioè 29 ogni ora. Negli ultimi dieci anni sono passati dai 110.887 denunciati nel 2004 ai 251.422 del 2013. Solo nell'ultimo anno l'incremento è stato del 5,9%.



È un aumento molto più accentuato rispetto all'andamento del numero totale dei reati (+19,6% nel periodo 2004-2013) e dei furti nel complesso (+6%), e in controtendenza rispetto all'andamento dei furti di autoveicoli (-32,2%) e degli omicidi (-29,7%). La zona d'Italia più colpita è il Nord-Ovest, dove nell'ultimo anno i furti in abitazione sono stati 92.100, aumentati del 151% nel decennio. Considerando il numero di reati rispetto alla popolazione residente, in cima alla graduatoria delle province italiane più bersagliate si trovano Asti (9,2 furti in abitazione ogni mille abitanti), Pavia (7,1 ogni mille), Torino (7,1 ogni mille) e Ravenna (7,0 ogni mille).



E le province in cui i furti in casa sono aumentati di più nell'ultimo decennio sono Forlì-Cesena (al primo posto, +312,9%), Mantova (+251,3%), Udine (+250,0%), Terni (+243,7%) e Bergamo (+234,3%). Tra le grandi città, gli aumenti maggiori si registrano a Milano (+229,2% nel periodo 2004-2013), Firenze (+177,3%), Torino (+172,6%), Padova (+143,3%), Palermo (+128,4%), Venezia (+120,9%), Roma (+120,6%), Bologna (+104,5%) e Verona (+103,4%). Cresce anche l'attenzione delle forze dell'ordine nei confronti di questo reato.



Nel 2013 sono state denunciate a piede libero per furti in abitazione 15.263 persone (+139,6% rispetto al 2004), di cui 1.366 minori (il 9% del totale). E sono state arrestate 6.628 persone, di cui 486 minori (il 7,3% del totale). I detenuti per furto in abitazione e furto con strappo sono 3.530 nel 2014, con una crescita del 131,9% rispetto al 2007. I dati testimoniano una presenza consistente di stranieri sulla «scena del crimine». Nell'ultimo anno tra i denunciati a piede libero gli stranieri sono il 54,2% (8.627 persone), tra gli arrestati il 62% (4.112: +31,4% solo nell'ultimo anno), tra i detenuti il 42,3% (1.493).



Parallelamente all'aumento dei furti, infatti, a disturbare i sonni degli italiani è la crescita di un altro reato: le rapine in abitazione, con violenza o minaccia ai proprietari.
Nel 2013 sono state 3.619, con una crescita vertiginosa nel decennio (+195,4%) e un incremento del 3,7% solo nell'ultimo anno. E l'aumento dei reati che turbano la quiete domestica porta a un aumento delle preoccupazioni delle persone. Le famiglie che percepiscono il rischio di criminalità nella zona in cui vivono sono passate dal 27,1% del totale nel 2010 al 30% nel 2014.