Salerno, due persone uccise in un agguato a colpi di arma da fuoco

Salerno, due persone uccise in un agguato a colpi di arma da fuoco
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Martedì 5 Maggio 2015, 17:29 - Ultimo aggiornamento: 6 Maggio, 12:29

Due persone sono rimaste uccise in una sparatoria alla periferia di Salerno.

Le vittime sono due uomini che avevano precedenti per droga, ma non risultano in alcun modo legati alla criminalità organizzata: Antonio Procida, 43 anni, titolare di un bar a poca distanza dal luogo dell'agguato, e il suo amico e coetaneo Angelo Rinaldi. Entrambi erano sposati e con figli.

A sparare sono stati uno o più sicari, che li attendevano in via Greci, all'angolo con la traversa Magna Grecia.

Usata, probabilmente, una pistola a tamburo, visto che sul luogo del duplice omicidio non sono stati ritrovati bossoli. Procida è stato freddato con precisione, un solo colpo dritto al cuore. Almeno due i proiettili che hanno ucciso l'altra vittima. I due amici erano giunti in quella zona, un piazzale a poca distanza da un popoloso condominio, a bordo di uno scooter. Non è ancora chiaro se chi li ha uccisi fosse a piedi oppure no. In ogni caso agli investigatori della squadra mobile della questura è chiaro che i due avevano un appuntamento con alcune persone nel luogo dove poi hanno trovato la morte.

Molte le ipotesi al vaglio degli investigatori, nelle indagini coordinate dal pm della Dda di Salerno Vincenzo Montemurro. Le modalità dell'agguato sembrerebbero quelle di un'esecuzione maturata nel mondo della malavita, per cui vengono passati al setaccio i precedenti delle vittime. Ma qualcuno ha riferito anche di una lite, dai contorni poco chiari, che Procida e Rinaldi avrebbero avuto in mattinata. Gli investigatori stanno ascoltando numerose persone per ricostruire a fondo i movimenti e i contatti dei due uccisi. Potrebbero anche esserci stati testimoni oculari del duplice omicidio, dalle finestre delle case delle abitazioni circostanti.

Il duplice omicidio ha provocato una forte reazione emotiva. In tanti, familiari e conoscenti delle due vittime, si sono ritrovati sul luogo dell'agguato, in un clima di commozione e di rabbia. Tra loro anche alcuni bambini. Stupore e dolore tra i commercianti di Fratte, che conoscevano bene da anni Antonio Procida, titolare del bar 'Vintage cafè'. «Lo conoscevamo tutti, è assurdo che sia potuto succedere una cosa del genere. Tonino era una cara e brava persona», commenta una negoziante del quartiere. Subito chiuse, in segno di lutto, le saracinesche del bar.