Forconi, tafferugli a Ventimiglia, la protesta arriva alle frontiere

Forconi, tafferugli a Ventimiglia, la protesta arriva alle frontiere
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Giovedì 12 Dicembre 2013, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 13 Dicembre, 16:25

Tafferugli tra manifestanti e forze dell'ordine per liberare la strada di accesso alla frontiera di Ventimiglia. I manifestanti, con le loro azioni, impediscono ai mezzi di raggiungere la Francia e il Piemonte. Gli autori della protesta hanno montato due tende all'accesso del ponte sul fiume Roja, che porta oltralpe. Bloccato anche il cavalcavia di Roverino che conduce alla statale 20, che porta in Francia e in Piemonte, e all'autostrada A10, altra via per raggiungere il territorio francese.

Già questa mattina un gruppo di manifestanti, che si era radunato in maniera spontanea, ha bloccato poco prima delle 7 l'accesso alle frontiere mettendo di traverso alcune auto lungo la statale Aurelia.

Il blocco nella zona della rotonda della frazione Latte, a Ventimiglia. Il traffico bloccato, i mezzi non possono raggiungere nè la frontiera di Ponte S.Ludovico nè quella di Ponte S.Luigi. I manifestanti hanno annunciato si sposteranno anche verso la barriera autostradale della A10.

Roma. Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha detto di essere «preoccupato» per la grande manifestazione dei Forconi indetta nella capitale per la prossima settimana. «È molto facile che si possano infiltrare persone violente», ha detto incontrando i giornalisti a New York, sottolineando però come la Capitale abbia il dovere di ospitare le manifestazioni di carattere nazionale. Quella dei Forconi, ha affermato Marino, «è una protesta che nasce da legittime preoccupazioni generate dal profondo disagio economico che il Paese continua a vivere». Detto ciò, ha proseguito il sindaco, «sì, sono preoccupato per Roma. Perchè è molto facile, come accaduto in passato, che in manifestazioni che esprimono con grande determinazioni un disagio si inseriscano persone violente che trasformano una protesta legittima in una situazione di pericolo per la popolazione e per la città». Marino ha però sottolineato come «Roma è la capitale, e deve quindi necessariamente ospitare le manifestazioni di carattere nazionale».

Piuttosto, ha spiegato, l'assessorato al bilancio sta lavorando a un «documento tabellare che indichi gli extra-costi che Roma deve sopportare nello svolgimento del suo ruolo di capitale. Che si tratti di una manifestazione o della santificazione di due papi che si terrà nel 2014 e che attirerà nella Capitale 5 milioni di visitatori in una settimana, si tratta di eventi che richiedono un riconoscimento economico da parte del governo nazionale».

«Il piazzale per ora si comportando con regolarità, i manifestanti stanno preavvisando le iniziative che intendono intraprendere». Cosi il questore Fulvio della Rocca rispetto al movimento dei Forconi in presidio da lunedì a piazzale dei Partigiani. «Noi a Roma siamo abbastanza strutturati sia per le proteste che per le sfide calcistiche - ha aggiunto - per domani attendiamo 2mila tifosi turchi: li controlleremo». Tornando ai Forconi il Questore ha evidenziato: «Cerchiamo di tenere tutto sotto controllo con molta serenità».

Torino. Dopo tre giorni di blocchi e manifestazioni oggi la situazione a Torino e provincia sembra tranquilla. Ci sono alcuni presidi del movimento dei Forconi in città e nei paesi limitrofi in cui si distribuiscono volantini ma senza intralcio alla circolazione stradale. Le forze dell'ordine dalle prime ore del mattino stanno monitorando l'allestimento dei mercati cittadini e gli ingressi della grande distribuzione. Centinaia di studenti stanno sfilando in corteo per il centro di Torino dopo essersi raccolti in piazza Castello. La dimostrazione è legata alla protesta dei forconi. I ragazzi, marciando, cantano l'Inno di Mameli.

La polizia ha sgomberato il presidio del "Movimento dei forconi" in Piazza Derna a Torino, che stava bloccando il traffico nella zona nord della città. Sono state identificate 15 persone. Nel frattempo, un gruppo di dimostranti stava per invadere la tangenziale entrando dall'interporto di Orbassano. Sono stati bloccati e 38 di loro sono stati identificati. Il presidio di Piazza Castello, invece, proseguirà per il resto del pomeriggio senza cortei e blocchi.

Firenze. Un corteo di circa 150 partecipanti alla protesta dei forconi sta attraversando il centro storico di Firenze. Il corteo, che dovrebbe sciogliersi nei pressi della stazione di Santa Maria Novella, è aperto da uno striscione tricolore con la scritta «Oggi più che mai questa è una bandiera rivoluzionaria». Nessun simbolo di partito e tanti tricolori e slogan contro Renzi, Letta e Alfano nella sosta del corteo davanti alle sedi del Consiglio regionale e della prefettura dove è stato intonato l'inno d'Italia. Dai megafoni anche messaggi alle forze dell'ordine: «I poliziotti sono nostri amici, ci faranno strada».

Palermo. È stato rimosso il presidio dei Forconi in via Ernesto Basile a Palermo. Tutti i manifestanti si sono spostati in piazza Indipendenza, davanti la sede della presidenza della regione siciliana, dove si sono uniti con la protesta degli studenti specializzandi in medicina. Pochi si sono ritrovati davanti alla Serit in via Albanese. Si è guastato il trattore con il quale i forconi dovevano arrivare davanti all'agenzia di riscossione delle tasse. Restano alcuni presidi in via Oreto e via Strasburgo. Domani i Forconi decideranno se sospendere o proseguire la manifestazione di protesta.

MIlano. Ancora una giornata di problemi per la viabilità a Milano e in provincia, con le celebrazioni e il corteo studentesco per l'anniversario della strage di piazza Fontana e i presidi a macchia di leopardo organizzati dal Movimento dei forconi. La situazione più critica sulla Tangenziale Ovest dove la Polizia stradale, in uscita per la Fiera Di Rho-Pero, ha dovuto operare una chiusura temporanea - a singhiozzo - dei rondò di accesso all'area fieristica per una manifestazione dei 'forconì a cui si sono aggiunti circa 500 studenti. Sempre il movimento spontaneo di protesta è tornato anche stamani in piazzale Loreto.

«Manifesto perchè anch'io sono parte del popolo, dell'Italia che paga le tasse, io come gli altri ho avuto il coraggio di non ammazzarmi e sono scesa in piazza». A parlare è Najat Tantaoui, origini marocchine, coordinatrice per Milano del 'Coordinamento 9 dicembrè, il gruppo di manifestanti che anche oggi sta bloccando, con l'ormai usuale metodo 'a singhiozzò, tutti i viali attorno a piazzale Loreto. Dopo i tafferugli di stamani con i tifosi dell'Ajax («ci hanno attaccati dal nulla, con bicchieri e altro e siamo rimasti pacifici»), assicura che le proteste dei 'forconì andranno avanti. Tantaoui è da anni 'in prima filà in diverse manifestazioni di immigrati: dai cortei in via Padova nel febbraio 2010 alle proteste degli stranieri sulla torre Carlo Erba di via Imbonati, nell'inverno di tre anni fa, quando divenne tra i portavoce del Comitato Immigrati contro la 'sanatoria truffà, fondatrice dell'associazione Dialogo, oggi spiega: «Noi siamo un movimento pacifico e tra noi non ci son fascisti, come è stato detto: oggi si sono uniti a noi casalinghe, disoccupati, cassintegrati, in piazza vedo solo gente disperata come noi». La manifestazione a Loreto per Tantanoui andrà avanti a oltranza, perchè «faremo fatica a convincere gli itaiani perchè hano avuto sempre vita comoda, ma oggi siamo il doppio di quelli che eravamo ieri, domani saremo il triplo e così via», dice, e per quel che sulle autorizzazioni per continuare la protesta, aggiunge: «penso che le avremo, perchè siamo pacifici e perchè manifestiamo anche a favore della polizia, che è pagata miseramente e usata dallo Stato».

Venezia. Dal presidio davanti al Vega di Marghera alla sede di Equitalia in via Torino a Mestre. I protagonisti della protesta dei 'forconi' si stanno radunando nei pressi dello stabile che ospita l'agenzia pubblica di riscossione. Già sul posto le pattuglie della polizia per garantire l'ordine in quella che si prospetta l'ennesima giornata di manifestazione per ora moderata nonostante i disagi del traffico e le code in tangenziale verso Venezia a causa del volantinaggio costante dei manifestanti.

Bari. «Abbassate le saracinesche in segno di solidarietà»: questo l'invito, fatto con i megafoni, ai negozianti dagli aderenti al 'Coordinamento 9 dicembrè che oggi, dopo tre giorni e tre notti di presidio con mezzi pesanti della statale 16 e della provinciale 231, all'altezza di Ruvo di Puglia, hanno manifestato per le vie del centro di Bari. «Invitiamo la cittadinanza - hanno detto i manifestanti ai megafoni - a unirsi alla protesta». Il corteo - in tutto una cinquantina di persone - è partito da piazza Prefettura per poi percorrere le principali strade del centro di Bari. La manifestazione si è svolta in maniera pacifica. Nel pomeriggio, sempre a Bari, si terrà una 'contromanifestazionè per «dire no al fascismo dei 'forconi'». L'iniziativa è promossa dall'associazione Baripartecipa.

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