Fiumicino, tre tunisini in fuga sulla pista dell'aeroporto: uno fa perdere le tracce

Fiumicino, tre tunisini in fuga sulla pista dell'aeroporto: uno fa perdere le tracce
di Mirko Polisano
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Venerdì 17 Aprile 2015, 06:17 - Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 12:24
La paura della minaccia terroristica e una fuga disperata sulla pista dell'aeroporto di Fiumicino. Ancora un giallo al “Leonardo da Vinci”, dove la scorsa notte gli agenti della polizia di frontiera dello scalo romano hanno dato la caccia a tre uomini che subito dopo l'atterraggio sono scappati per evitare i controlli. Stando ad una prima ricostruzione dei fatti, si tratterebbe di tre tunisini che non appena sbarcati da un volo proveniente dalla Turchia hanno seguito il gruppo di passeggeri fin dentro la navetta che li avrebbe poi condotti alla sala controllo documenti. Ma è proprio sul mezzo che la situazione è precipitata. Prima le urla e poi un attacco violento sferrato contro i vetri e le portiere del bus. I tre hanno forzato una delle porte e si sono gettati in corsa, cercando di far perdere le proprie tracce. Non la solita fuga disperata, ma un modus operandi che presentava tutte le caratteristiche di un'azione terroristica. I movimenti dei tre hanno lasciato gli altri viaggiatori in balia del panico e hanno attirato l'attenzione del personale che in quel momento si trovava in pista. Sono stati i dipendenti a dare l'allarme. Sono così scattati i controlli: le volanti hanno battuto metro dopo metro il possibile percorso compiuto dagli stranieri che, in un primo momento hanno trovato rifugio in uno dei cantieri che avrebbero incontrato nella fuga. In particolare, le ricerche si sono concentrate nell'area dove si sta procedendo alla realizzazione del nuovo “Satellite”. Due sono stati individuati e arrestati dalla polizia, il terzo è ancora in libertà.

LE INDAGINI



Dal loro nascondiglio improvvisato, vista la vicinanza con la recinzione che delimita il perimetro dell'aeroporto, con tutta probabilità l'uomo può essersi dileguato per le campagne circostanti. Tra quelli che riescono a seminare la polizia, non tutti però scavalcano subito le reti di protezione. C'è anche chi, varcata la porta di accesso ai gate, si nasconde negli anfratti della pista per poi uscire con la complicità del buio. Per tutta la notte e fino alle prime ore di questa mattina volanti della polizia hanno battuto ogni piazzola nel tentativo di bloccare e identificare il malintenzionato. Le indagini ora sono orientate a capire di che profili si possa trattare: se di clandestini che provano a sfidare la sorte o piuttosto di potenziali attentatori. «Non è detto che questi non siano dei terroristi», ammette Andrea Margelletti, presidente del Centro Studi Internazionale. Sono mille ogni anno i passeggeri che cercano di far perdere le proprie tracce durante gli scali.

Mirko Polisano

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