L'imputato era un uomo di Signa morto per una malattia nell'ottobre 2011, quando aveva 58 anni.
Al processo, nel quale era difeso da un avvocato d'ufficio, era accusato di truffa: l'uomo, con già alle spalle qualche trascorso per furto, guida in stato di ebbrezza e reati legati alla prostituzione, stavolta era accusato di essersi fatto accreditare 317 euro da un utente internet a cui, nel 2008, aveva venduto on line un cellulare, che però non aveva consegnato. Il processo si è protratto per quattro udienze: la prima, di smistamento, nel dicembre 2012; una seconda a luglio 2013, rinviata per l'astensione degli avvocati; una terza a maggio 2014, rinviata per l'assenza dei testimoni; poi quella di oggi, alla quale i testimoni si erano presentati regolarmente
© RIPRODUZIONE RISERVATA