Corona, Cassazione: no sconto di pena

Corona, Cassazione: no sconto di pena
di Claudia Guasco
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Mercoledì 28 Gennaio 2015, 11:15 - Ultimo aggiornamento: 29 Gennaio, 09:44

Nessuno sconto di pena per Fabrizio Corona. La Cassazione ha accolto in buona parte il ricorso presentato dal pm del tribunale di Milano contro quanto stabilito lo scorso febbraio dal gip, che aveva ridotto il cumulo della pena totale a 9 anni dai 13 anni e due mesi iniziali.

I giudici hanno quindi rinviato al gip del tribunale di Milano il ricalcolo della pena totale e condannato l'ex fotografo al pagamento delle spese processuali. "Si annulla l’ordinanza impugnata limitatamente al riconoscimento della continuazione tra i reati diestorsione e i restanti reati oggetto delle sentenze dell’8 marzo 2010 del gip del tribunale di Milano e del 7 giugno 2012 della Corte d’Appello di Milano e si rinvia per nuovo esame al gip del tribunale di Milano. Si rigetta il ricorso di Corona Fabrizio che si condanna al pagamento delle spese processuali", si legge nella sentenza.

RIPERCUSSIONI La decisione della Corte di Cassazione potrebbe influire sulla decisione del Tribunale di Sorveglianza di Milano circa la possibilita' che l'ex fotogtafo dei vip possa uscire dal carcere di Opera e scontare il restante cumulo di pena di 6 anni e 8 mesi ai domiciliari o in una comunita'. La richiesta è stata depositata dai suoi legale in seguito ad alcuni accertamenti sulla salute fisica e soprattutto psichica di Corona: l'ex paparazzo soffre di uno stato di depressione, ansia e attacchi di panico. Il collegio ha accettato di effettuare una perizia psichiatrica. “Questa decisione è una buona notizia perché vuol dire che i giudici hanno valutato la nostra consulenza tecnica e vogliono approfondire la questione, verificando quali siano le condizioni di Fabrizio”, afferma l'avvocato Ivano Chiesa.

"RISCHIO PSICOSI". L'incarico sarà affidato l'11 febbraio a un medico che dovrà verificare se le preoccupazioni dello psichiatra di parte che ha visitato Corona in carcere siano fondate. Secondo i suoi legali due anni di reclusione lo hanno totalmente trasformato: da spregiudicato e spaccone a uomo fragile e sofferente, controllato a vista come chi è a rischio suicidio. La richiesta dei legali affinche' possa uscire dal carcere è stata avanzata sulla base di una perizia dalle conclusioni drammatiche. Chiuso nella sua cella della casa circondariale di Opera, l'ex fotografo rischia di finire preda di una psicosi dalle conseguenza imprevedibili, che finora sarebbe stata scongiurata solo dai farmaci e dai trattamenti psicologici. Corona, scrive il dottor Riccardo Pettorossi, ha una personalità «narcisistica» e «borderline». Il primo disturbo lo fa sentire superiore alle altre persone, dalle quali vuole però essere continuamente ammirato, il secondo gli fa provare emozioni eccessive e estremamente mutevoli. Don Mazzi si e' gia' detto disponibile ad accoglierlo nella sua comunita', ma ora il verdetto della Cassazione potrebbe chiudere del tutto quello spiraglio di liberta' aperto dal Tribunale di Sorveglianza concendendo la perizia psichiatrica.

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