Firenze, confessa il killer della donna crocifissa: «Sono un uomo finito». Il pm: «E' l'uomo della porta accanto»

Firenze, confessa il killer della donna crocifissa: «Sono un uomo finito». Il pm: «E' l'uomo della porta accanto»
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Venerdì 9 Maggio 2014, 07:49 - Ultimo aggiornamento: 10 Maggio, 09:03

Svolta nelle indagini sulla donna uccisa in Toscana. E' finito in manette Riccardo Viti, un idraulico fiorentino di 55 anni, sposato.

Riccardo Viti «ha confessato pienamente, ha cominciato a fare le prime ammissioni già al momento della perquisizione». Lo ha detto il procuratore capo facente funzioni della Procura di Firenze, Giuliano Giambartolomei. Poco prima Viti aveva detto circa la violenza sulla giovane prostituta trovata seviziata ed uccisa vicino Firenze: « «Ho fatto una cazzata, ho fatto una bischerata.Sono finito. Ormai non mi salva nessuno».

«È stata decisiva la prova del dna riscontrato in questo ultimo fatto (l'omicidio di Andreea Cristina Zamfir, ndr) insieme ai risultati del dna delle tre aggressioni precedenti» a prostitute. Così il procuratore Giuliano Giambartolomei nella conferenza stampa sul fermo per omicidio di Riccardo Viti.

Riccardo Viti avrebbe «una tendenza sessuale particolare, un che di sadico, si soddisfa sessualmente vedendo soffrire». Questo, al momento, il movente individuato dal pm Paolo Canessa per spiegare le violenze sessuali a prostitute inflitte dall'idraulico arrestato stamani a Firenze. L'indagato, ha aggiunto il pm Canessa, avrebbe sviluppato il suo sadismo sessuale ricordando «fumetti letti da ragazzo». «Quando le donne strillavano» per il dolore «io scappavo e le lasciavo lì perchè avevo paura di essere scoperto da qualcuno».

Così, in un passaggio del suo interrogatorio, l'idraulico Riccardo Viti rispondendo alle domande del pm Paolo Canessa.

L'uomo è stato arrestato stamani da polizia e carabinieri nella sua abitazione di Firenze nei pressi dell'ospedale di Careggi. Nel garage in uso a Riccardo Viti è stata trovata anche la parte del bastone usato per la violenza su Andreea Cristina Zamfir. L'altra parte del pezzo di legno era stato trovato nel corpo della 26enne romena. Nel locale sono stati sequestrati anche altri bastoni e fascette da elettricista che Viti ha raccontato di aver usato per legare le prostitute in alcuni altri casi precedenti.

Si è giunti all'identificazione dell'uomo arrestato anche attraverso le indagini delle ultime ore, basate sulla sua descrizione da parte delle donne che avrebbe violentato negli scorsi anni.

Gli investigatori sono arrivati anche ricostruendo tutto il percorso della sua auto, da quando ha preso a bordo la ragazza fino all'arrivo in via del cimitero di Ugnano, con le videoregistrazioni delle telecamere di sicurezza disseminate lungo il percorso. Al momento dell'arresto l'uomo aveva con sè anche il giubbotto indossato quella sera.

Nastro adesivo simile a quello usato per «crocifiggere» Andrea Cristina Zamfir, è stato trovato a casa di Riccardo Viti, l'uomo arrestato stamani. Si tratta di nastro adesivo bianco e verde con la sigla dell'Azienda ospedaliero universitaria di Careggi, dove lavora la moglie dell'uomo.

«Quello che è stato definito mostro è l'uomo della porta accanto. Una persona normale che ha un'attività lavorativa, che è regolarmente sposato e con un figlio della convivente». Lo ha detto il procuratore capo facente funzione Giuliano Giambartolomei nella conferenza stampa descrivendo Riccardo Viti.

Una prostituta ha riconosciuto Riccardo Viti, l'uomo fermato per l'omicidio della ventiseienne romena Andreea Cristina Zamfir, nelle immagini dell'arresto diffuse oggi dalla polizia e trasmesse dai telegiornali. La donna ha chiamato un poliziotto mentre era ancora in corso la conferenza stampa in questura, dicendo di aver riconosciuto nel cinquantacinquenne l'uomo che in passato l'aveva seviziata legandola e usandole violenza.

Il precedente con una prostituta. Due anni fa, nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio, durante la Notte Bianca a Firenze, Riccardo Viti fu protagonista di una lite con una prostituta al Parco delle Cascine. In quell'occasione intervenne una volante della polizia dopo aver sentito delle urla. La prostituta riferì che il cliente le aveva chiesto un gioco erotico ma che non avevano trovato un accordo sul prezzo della prestazione sessuale. L'uomo venne identificato come Riccardo Viti, che viaggiava su un furgone Doblò bianco. Lo stesso mezzo che altre prostitute hanno identificato in questi giorni in cui sono state ascoltate dalla polizia e dai carabinieri. È stato fondamentale anche la memoria di un poliziotto che ha ricordato l'episodio avvenuto alle Cascine due anni fa dove era intervenuto lui stesso con un collega.

Il questore. Soddisfazione «perché la squadra mobile ed i carabinieri sono riusciti a catturare la bestia» è stata espressa dal questore di Firenze, Raffaele Micillo, riferendosi all'arresto dell'uomo accusato di aver violentato e ucciso Andreea Cristina Zamfir. Era stato lo stesso questore, ieri, a definire l'autore del gesto «una bestia», pur dispiacendosi, aveva detto, di paragonarlo agli animali. L'uomo arrestato, ha aggiunto Micillo, «è sicuramente responsabile del gesto e, probabilmente, degli altri fatti simili riscontrati precedentemente».

Il ministro elogia la polizia. «Prove inconfutabili a carico dell'uomo che ha confessato il delitto di Firenze». Lo scrive del ministro dell'interno, Angelino Alfano, in un tweet in cui ringrazia le donne e gli uomini della polizia «che proteggono i cittadini».

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