Discarica di Bussi, tutti assolti i 19 imputati di avvelenamento delle acque

Discarica di Bussi, tutti assolti i 19 imputati di avvelenamento delle acque
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Venerdì 19 Dicembre 2014, 17:25 - Ultimo aggiornamento: 20 Dicembre, 17:45
Tutti assolti i 19 imputati a processo in Corte d'assise di Chieti, per le cosiddette discariche dei veleni della Montedison scoperte a Bussi sul Tirino (Pescara) nel 2007. Gli imputati sono stati assolti dal reato di avvelenamento delle acque e, per quanto riguarda l'altro capo di imputazione, il disastro ambientale, la Corte ha derubricato il reato in disastro colposo e gli imputati sono stati giudicati non colpevoli per sopraggiunta prescrizione. L'avvocato Cristina Gerardis, che rappresenta gli interessi dell'Avvocatura dello Stato, in attesa della sentenza, subito dopo l'apertura della Camera di Consiglio della Corte d'Assise sul processo della megadiscarica di Bussi sul Tirino (Pescara) ha spiegato che «dall'esito di questa sentenza non dipende per lo Stato alcuna decisione per ottenere il ripristino ambientale dell'area». «A parte il procedimento del ministero dell'Ambiente nei confronti della Montedison che pende al Consiglio di Stato - ha detto la Gerardis - dove si impone all'azienda lavori urgenti onerosi per la tutela ambientale, è bene chiarire che la Corte d'Assise emette esclusivamente il giudizio penale. Per questo è già pronta da parte dello Stato la citazione civile nei confronti dell'azienda per il ripristino ambientale e per gli eventuali danni economici laddove non fosse possibile fermare l'inquinamento», ha concluso Cristina Gerardis.



LA DIFESA

«Voi dovete tenere la schiena dritta, perchè fuori si invoca la forca». Ha chiuso così la sua replica l'avvocato difensore di Guido Angiolini, ex amministrare delegato di Montedison Tullio Padovani, rivolgendosi ai giudici che stavano entrando in Camera di Consiglio. L'avvocato Padovani ha chiaramente fatto intendere alla Corte d'Assise le aspettative dell'opinione pubblica e la delicatezza della sentenza sul processo per la megadiscarica di Bussi sul Tirino dove a vario titolo dirigenti e tecnici nazionali e di Bussi della Montedison sono alla sbarra per disastro ambientale e avvelenamento acque. Tra i 19 imputati la procura ha chiesto l'assoluzione solo per il perito chimico Maurizio Piazzardi: per gli altri le pene richieste vanno dai quattro anni ai 12 anni e 8 mesi.





LO SDEGNO DEL SINDACO

Era in aula Salvatore La Gatta, il sindaco di Bussi sul Tirino, e ha accolto con preoccupato stupore la sentenza della Corte d'Assise di Chieti che ha assolto e prescritto tutti gli imputati del processo per la megadiscarica Montedison. «Mi auguro ora - ha detto La Gatta - che come per la vicenda dell'amianto cresca lo sdegno della pubblica opinione».

Il sindaco di Bussi sul Tirino, comune della provincia di Pescara, si è detto preoccupato anche per il ricorso che pende davanti al Consiglio di Stato a opera della Montedison contro il ministero dell'Ambiente che grazie alla sentenza del Tar aveva obbligato l'azienda a bonificare il sito entro 30 giorni dalla sentenza. «Non vorrei che questa sentenza in Assise possa pesare sul Consiglio di Stato, aspettiamo fiduciosi, sapendo che ora la strada è quella dell' iniziativa civile.
Ma è certo che in questo processo a Chieti - ha sottolineato La Gatta - è mancato il convitato di pietra, cioè quella stessa Montedison che è bene non dimenticare nominava i ministri per quanto era potente: non si può immaginare come questo potere sia finito all'improvviso». L'udienza presso il Consiglio di Stato per il ricorso della Montedison contro il ministero è prevista il prossimo 4 gennaio.
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