Un appuntamento «omofobo» anche secondo il Pd, che ha annunciato un'interrogazione parlamentare e sottolinea come l'organizzazione sia curata da Alleanza Cristiana, fondazione Tempi, Nonni 2.0 e Obiettivo Chaire, di cui fanno parte «persone - spiega il sito del gruppo - che pur avvertendo tendenze e pulsioni omosessuali, rifiutano la logica militante dell'attivismo gay e chiedono di essere accompagnati ad articolare e a superare il loro disagio».
Interrogazione al ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina, anche da parte del senatore Andrea Marcucci, che ha chiesto alla Lombardia di non
concedere sala e patrocinio all'iniziativa. E altrettanto hanno fatto i senatori Sergio Lo Giudice e Maria Cecilia Guerra. La vicepresidente del Consiglio regionale, Sara Valmaggi, ha, invece, chiesto di invitare all'incontro anche famiglie dove i genitori sono dello stesso sesso.
Solo strumentalizzazioni secondo l'assessore alle Culture della Lombardia, Cristina Cappellini, che sipega come la Regione abbia «promosso legittimamente e convintamente» l'incontro che «ha come unico scopo quello di riflettere sul valore e sul futuro della famiglia naturale, che per noi rappresenta il modello cardine di famiglia».
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