Mestre, telefona alla madre: «Mi ammazzo, non mi troverete facilmente». Rinvenuto dopo 3 mesi

Mestre, telefona alla madre: «Mi ammazzo, non mi troverete facilmente». Rinvenuto dopo 3 mesi
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Lunedì 26 Gennaio 2015, 14:50 - Ultimo aggiornamento: 28 Gennaio, 10:53
La sera del 5 novembre 2014 l'ultima telefonata fatta alla madre che abita a Fossò: «Vado ad uccidermi. Mi nasconderò bene e non mi troverete tanto facilmente».



Dopodiché del 53enne Claudio Benvenuti si erano perse tutte le tracce. Si era allontanato a piedi dalla sua abitazione di Sambruson di Dolo che divideva con la compagna Ornella. Indossava vestiti leggeri e aveva portato con sè solo una borsetta piena di medicinali, forse da utilizzare per stordirsi.



Da allora, nonostante le ricerche condotte da carabinieri, vigili del fuoco, squadre della protezione civile e di cinofili, di lui non si era saputo più niente.



Appena sabato scorso, dalle pagine del Gazzettino, la madre di Claudio aveva lanciato un pubblico appello: «Vi prego di trovare mio figlio vivo o morto - aveva dichiarato angosciata -. Sono sicura che non ha cercato la morte annegandosi, ma si è nascosto da qualche parte vicino a casa».



Aveva ragione lei. Nel tardo pomeriggio di ieri il cadavere di Claudio Benvenuti è stato trovato casualmente da una persona del posto a Sambruson di Dolo. Morto non molto lontano da casa, in una zona di campagna.



Il suo corpo era ben nascosto, rannicchiato sotto una fitta siepe di arbusti che non ne permetteva facilmente l'individuazione. Con ogni probabilità è deceduto la notte stessa della sua scomparsa. Dopo 80 giorni di permanenza all'aria aperta e sotto ogni tipo di intemperie, è fin troppo facile immaginare in che condizioni si sia ridotto il suo corpo.