Cerveteri, clamoroso furto alla necropoli: rubata sfinge etrusca di 160 chili

Sfinge etrusca
di Gianni Palmieri
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Martedì 20 Maggio 2014, 15:26 - Ultimo aggiornamento: 21 Maggio, 13:29
Tragicomico furto di una magnifica sfinge etrusca alla necropoli di Cerveteri. Un sito dell’Unesco, va ricordato, che la notte scorsa stato in completa bala di ladri nemmeno troppo sofisticati. Persino in difficolt di fronte a quella statua di 160 chilogrammi. Un furto clamoroso avvenuto, per di più, proprio quando i riflettori della cultura e dell’arte sono puntati su Cerveteri, il cui museo, in città, ospita in questi giorni - finalmente - la Kylix di Eufronio.



UN CARRELLO

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, due uomini con il passamontagna, ripresi dall’unica telecamera di sicurezza che è riuscita a filmarli, sono entrati nella zona della ex foresteria dove nel cortile si trovava la sfinge etrusca dal classico busto alato. La statua, alta poco più di un metro, del primo periodo etrusco, era stata ritrovata 40 anni fa durante gli scavi nella zona di Greppe Sant’Angelo e da allora troneggiava nel cortile accanto alla postazione dei sorveglianti. Per nulla sorvegliati, i ladri l’altra notte. hanno provato a sollevare la sfinge a mani nude, ma si sono dovuti arrendere. E se ne sono andati. Sfinge in salvo? Macché: dopo mezzora sono tornati insieme a un terzo malvivente e, con la massima calma - si potrebbe dire davanti agli occhi impietriti della povera Sfinge se la statua non fosse stata trovata senza testa - hanno sollevato la statua adagiandola su un carrello con cui hano poi raggiunto una zona isolata della Necropoli, fuggendo attraverso un buco nella recinzione.



SELFIE

No, non risulta che i tre ladri si siano fatti qualche selfie con la Sfinge, così per avere un ricordo dell’impresa. Il loro andirivieni è stato assolutamente indisturbato. Il furto è stato scoperto la mattina seguente dai custodi e la Soprintendenza per l’Etruria meridionale ha presentato denuncia ai carabinieri. Difficile stabilire il valore della Sfinge etrusca, rubata probabilmente su commissione, e destinata a qualche collezione privata in Italia o all’estero. Il furto ripropone in maniera eclatante il problema della sicurezza all’interno della Necropoli di Cerveteri dove più volte in passato gli stessi sorveglianti avevano lamentato una carenza di personale. Secondo quanto denunciato a suo tempo dalle organizzazioni sindacali, tra il Museo Nazionale Caerite, che ha sede in città, e la Banditaccia, in periferia, i custodi in servizio contemporaneamente durante il giorno non sono mai più di tre. Ancora più precaria la sorveglianza notturna alla Necropoli, garantita solo da due custodi che possono solamente chiamare le forze dell’ordine in caso di allarme non avendo strumenti idonei per intervenire. E con oltre 10 ettari da tenere sotto controlo. Una brutta storia per Cerveteri che a fine estate, dopo la la Kylix, accoglierà il cratere di Eufronio a fine estate dal valore inestimabile.
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