Non solo oggetti di lusso. Anche la spesa al supermercato sarebbe stata pagata con i soldi del sindacato. E al vaglio degli inquirenti ora finiscono tutte le operazioni bancarie. Sotto la lente delle Fiamme gialle i bonifici, i prelievi in contanti e le ricariche di carte di credito. Operazioni che sarebbero state svolte dal 2010 ad oggi e ancora difficili da quantificare dato che le indagini sono ancora in corso. La stessa somma che sarebbe stata sottratta potrebbe aumentare e superare il mezzo milione di euro quantificato finora. Ciò anche sulla base dei documenti acquisiti nel corso delle perquisizioni che saranno ora esaminati.
Centrella respinge tutte le accuse. In attesa della conferenza stampa convocata alle 18, il suo avvocato Irma Conti ha dichiarato che «tutte le operazioni sono tracciabili, dimostreremo che non c'è nulla di irregolare. Per quanto riguarda i bonifici oggetto di contestazione, si tratta dello stipendio mensile della moglie di Giovanni Centrella».
Secondo l'avvocato «l'ipotesi di reato non fa alcun riferimento a abiti griffati, gioelli e orologi ma ad altre operazioni effettuate, tra cui il versamento dello stipendio del segretario generale dell'Ugl, Giovanni Centrella, sul conto della moglie, un'azione più che lecita. Dimostreremo documentalmente la riconducibilità di ogni spesa alla gestione del sindacato e che comunque tutte le operazioni sono tracciabili», conclude Irma Conti, legale del segretario generale dell'Ugl.
Anche Centrella smentisce tutto: «Non esiste alcuna contestazione rispetto a gioielli, abiti griffati e altri beni di lusso. Tutto ciò che mi viene contestato sono operazioni bancarie che sono in grado di chiarire e chiarirò. Non so da dove sia uscita la notizia dei gioielli e dei vestiti firmati». Per il leader Ugl, «la Finanza non ha trovato nulla del genere a casa mia».
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