«Non siamo giustizialisti e non vogliamo sostituirci alla magistratura, crediamo alla sua innocenza fino a prova contraria - ha detto il segretario nazionale Ugl-Telecomunicazioni, Stefano Conti - ma per salvaguardare il buon nome della nostra organizzazione e rispondere a migliaia di iscritti che rappresentiamo, pensiamo sia necessario che si dimetta e con lui tutta la segreteria confederale». Ieri sera Centrella ha ricevuto invece la fiducia della segreteria.
Conti, assieme al segretario nazionale Ugl-Igiene e Ambiente, Giancarlo Favoccia e a quello regionale della Liguria, Ettore Rivabella, ha chiesto un comitato di reggenza che convochi un consiglio nazionale straordinario. «Se Centrella si dimette potrà difendersi meglio durante l'inchiesta - ha detto Favoccia - in cui siamo certi che dimostrerà la sua innocenza. Se non è innocente, sarà una tragedia per tutto il sindacato».
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