Maxi sequestro di cd e dvd pirata, truffa da 250 milioni ai danni dello Stato: 16 arresti

Maxi sequestro di cd e dvd pirata, truffa da 250 milioni ai danni dello Stato: 16 arresti
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Giovedì 10 Aprile 2014, 09:10 - Ultimo aggiornamento: 11 Aprile, 08:32
Colpo al traffico di cd e dvd taroccati. La Guardia di Finanza ha eseguito 16 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Napoli e ha eseguito centinaia di perquisizioni in diverse regioni italiane al termine di un'indagine sui clan camorristici che gestivano le attività di pirateria audiovisiva nel capoluogo campano e il rifornimento di cd e dvd pirata nelle principali città italiane.



L'inchiesta è coordinata dalla Dda di Napoli e vede coinvolti imprenditori e i vertici di importanti società, come la Verbatim Italia, che produce supporti di archiviazione e stampa per utilizzo informatico. Oltre agli arresti e alle perquisizioni, in Toscana, Lombardia, Lazio, Campania e Puglia, i finanzieri hanno anche sequestrato 164 conti correnti, 126 tra obbligazioni, fondi d'investimento, titoli e cassette di sicurezza, 56 auto e moto di lusso, uno yacht e 71 immobili e terreni.



Sequestrati anche 23 milioni di cd e dvd vergini. I sequestri sono stati fatti grazie a centinaia di perquisizioni, migliaia di intercettazioni telefoniche, telematiche ed ambientali. Oltre ai cd e ai dvd, le Fiamme Gialle hanno sequestrato una copiosa documentazione contabile.



L'organizzazione, secondo quanto hanno accertato le indagini dei finanzieri, si sarebbe avvalsa di una fitta

rete di intermediari e della partecipazione consapevole dei vertici della filiale italiana di una società specializzata nella produzione di hard disk, cd e dvd che venivano importati in Italia evadendo completamente le tasse grazie a una falsa triangolazione tramite società situate in paradisi fiscali o in altri paesi dell'Unione Europea.



Ci sono infatti anche esponenti di vertice ed ex della Verbatim Italia tra i destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli. Gli arresti domiciliari sono scattati per il rappresentante legale Marco Balducci, all'epoca dei fatti responsabile amministrativo; per l'ex amministratore delegato, licenziato nel 2012, Mauro Santi; e per il responsabile vendite sud Europa Matteo Locatelli, all'epoca responsabile vendite Italia. Ordinanza di custodia cautelare in carcere, invece, per Luciano e Francesco Meoni, due imprenditori toscani impegnati nella grande distribuzione e nel commercio all'ingrosso.



Le indagini sono state svolte in collaborazione con il servizio antipirateria della Siae.