Frode fiscale, Fabio Cannavaro nei guai: sequestrati beni per 900 mila euro

Frode fiscale, Fabio Cannavaro nei guai: sequestrati beni per 900 mila euro
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Mercoledì 22 Ottobre 2014, 12:26 - Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre, 22:08
Beni per 900mila euro sono stati sequestrati all'ex calciatore Fabio Cannavaro nell'ambito di indagini coordinate dal pm di Napoli Fabrizio Vanorio e dal procuratore aggiunto Fausto Zuccarelli su un'ingente frode fiscale realizzata con una società di noleggio di barche di lusso che l'ex calciatore gestiva insieme alla moglie.



Fabio Cannavaro e la moglie hanno «sottratto ingenti (e rilevanti ai fini penali) fondi economici alla tassazione diretta ed al regime Iva»: lo scrive il gip Claudio Marcopido nel decreto con cui ha disposto il sequestro di beni nei confronti dell'ex calciatore. Secondo il giudice, i coniugi e i loro coindagati hanno «quindi simulato operazioni fittizie di compravendita di beni di rilevante valore al fine di evitare procedure esecutive intese a soddisfare debiti contratti con il fisco».



Nel corso delle indagini, la Guardia di Finanza ha ascoltato come persone informate sui fatti diversi ormeggiatori: tutti hanno affermato che le barche della società FD Service venivano usate da Cannavaro e dalla moglie, che a volte ospitavano degli amici, ma non erano noleggiate. Tramite un commercialista di fiducia, i Cannavaro hanno esibito alcune fatture relative a presunti noleggi o locazioni delle barche: ma, nota il gip, mancano gli altri documenti che attestino le avvenute prestazioni. In particolare documenti precontrattuali, documenti relativi al versamento di caparre o depositi cauzionali per eventuali danni alle imbarcazioni, documenti che dimostrino il buon esito delle trattative.




È scattata la denuncia all'autorità giudiziaria per dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici. Sulla base di questa notizia di reato, la procura della Repubblica ha delegato al nucleo di Polizia tributaria di Napoli ulteriori indagini, necessarie, tra l'altro, per rilevare l'eventuale coinvolgimento nei reati tributari di altre persone, oltre al rappresentante legale della società, cioè Daniele Arenoso, nonchè a esaminare la situazione patrimoniale degli indagati con l'obiettivo di individuare beni in grado di garantire il recupero delle somme sottratte al fisco.



Dalle attività investigative è emerso il diretto coinvolgimento negli illeciti tributari sia di Fabio Cannavaro, come titolare e amministratore di fatto della società, sia di Eugenio Tuccillo che si è volontariamente prestato a rilevare le quote della società durante a verifica fiscale, mettendola poco dopo in liquidazione. Inoltre è stata scoperta l'esistenza di un complesso di beni immobili di circa 650mila euro, su cui applicare il sequestro preventivo nella forma 'per equivalente'. Infine sono emerse ulteriori condotte illecite poste in essere dagli indagati, tra cui un ex dipendente della società controllata da Cannavaro, finalizzate a sottrarsi fraudolentemente al pagamento delle imposte.



Tutto ciò ha determinato la denuncia dei responsabili per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte nonchè il sequestro del bene oggetto delle cessione fittizia, costituito da un'imbarcazione del valore di 180mila euro.
Il contenzioso tributario in atto, al momento, si è concluso con pronunce favorevoli all'Amministrazione finanziaria.
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