I cinque destinatari della misura (raggiunti dal provvedimento in carcere perché già detenuti) a causa di rancori interni al cartello camorristico d’appartenenza avrebbero ordito ed eseguito, a novembre 2009, il duplice omicidio dell’allora capo dell’omonimo clan, Gennaro Sacco, e di suo figlio.
Ciro Bocchetti, Stefano Foria, Paolo Murolo, Ciro Casanova e Salvatore Criscuolo (all'agguato parteciparono anche Antonio Zaccaro e Domenico Monteriso, oggi collaboratori di giustizia), commisero il duplice omicidio, secondo la Procura, per conseguire il controllo criminale a San Pietro a Patierno e al rione Berlingieri.
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