Era caduta dalla nave, esce dal coma e accusa: «Non volevo uccidermi»

Era caduta dalla nave, esce dal coma e accusa: «Non volevo uccidermi»
di Sara Settembrino
3 Minuti di Lettura
Giovedì 3 Settembre 2015, 06:01 - Ultimo aggiornamento: 4 Settembre, 13:27
TORINO Una crociera tra i fiordi norvegesi e una turista che precipita dalla nave. E' il mistero che avvolge il volo di 33 metri di una torinese di 53 anni avvenuto durante una vacanza con il compagno nei mari del Nord. Quasi un miracolo, dicono i medici, che sia sopravvissuta, ancora di più che si sia risvegliata. Restano però ancora sconosciuti quei momenti che la sera del 19 luglio hanno preceduto la caduta in mare. «Non penso di aver tentato il suicidio», ha detto la donna risvegliandosi dal coma. Ma nient'altro. Almeno per il momento non ricorda nulla di quei drammatici minuti, non ricorda di essere scivolata o se qualcuno l'abbia spinta.

Per cercare di chiarire quanto accaduto la procura di Torino ha aperto un fascicolo per tentato omicidio, che consente di fare gli accertamenti del caso. Nessuno per ora è indagato. Un eventuale procedimento potrà però poi essere avviato soltanto in uno dei due Paesi.



LE CERTEZZE



E' la sera del 19 luglio quando sulla Costa Fortuna, nave partita da Amsterdam per una crociera nei mari del Nord, scatta l'allarme per una persona caduta in acqua. L'imbarcazione si trova a Flam, in Norvegia. La donna viene soccorsa e portata in un ospedale norvegese. Le sue condizioni sono disperate: è come se fosse precipitata da un palazzo di 10 piani, ed è rimasta poi per alcuni minuti nell'acqua gelida. La polizia della contea di Sogn og Fjordane inizia le indagini. Si accerta che la turista torinese si trovava in viaggio con il nuovo compagno ed è precipitata dal balcone di una cabina del terzo piano della nave. Dopo le verifiche le autorità norvegesi chiudono il caso come incidente, o forse un tentato suicidio, e la Costa continua il suo viaggio. Intanto la donna prosegue la sua battaglia contro la morte. In Norvegia arrivano l'ex marito e la figlia, e quando le sue condizioni si stabilizzano viene trasferita all'ospedale Molinette di Torino dove miracolosamente si risveglia. Ora si trova in una clinica, dove sta tentando di riprendersi e di diradare il fumo che avvolge quella sera.



I DUBBI



Qui si fermano i fatti e iniziano le ipotesi. «Non ho mai voluto uccidermi» continua a ripetere lei, «non penso proprio di essermi lanciata». Per risolvere l'enigma, i carabinieri hanno avviato i loro accertamenti: dalla Norvegia sono arrivati gli atti dei sopralluoghi svolti dalla polizia e sono state acquisite le immagini delle telecamere sui lati della nave. Sembra che in uno dei video si veda la donna precipitare in acqua, ma è un puntino su un gigante di 13 ponti lungo 273 metri. Probabilmente gli investigatori sentiranno anche il compagno della donna, l'unico a trovarsi con lei nella cabina al momento del volo. «L'ho vista cadere e ho tentato di afferrarla ma non ci sono riuscito», aveva detto l'uomo sostenendo che si fosse buttata. E ieri, attraverso il suo legale Vittorio Rossini, ha precisato che «non c'è nessun procedimento contro di me e spero che la signora si rimetta». Alcuni testimoni avevano riferito alla polizia locale di aver sentito delle urla, ma resta da capire se si trattasse di un litigio o se sia stata la donna a gridare cadendo.



© RIPRODUZIONE RISERVATA