imputato per l'omicidio volontario della psichiatra baresePaola Labriola, uccisa il 4 settembre 2013 mentre era al lavoro nel Centro di salute Mentale di via Tenente Casale a Bari.
Sono state riconosciute le aggravanti della crudeltà e dei futili motivi, esclusa la sussistenza di vizi totali o parziali di mente. La sentenza è stata emessa al termine di un processo celebrato con rito abbreviato. Riconosciuto il risarcimento danni alle costituite parti civili, il marito, i tre figli e l'ex marito della vittima.
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