A Badia Prataglia arrivano 100 immigrati da ospitare e il paese chiude per protesta

Previsto l'arrivo di 100 migranti nel paesino che conta 785 residenti
di Stefania Piras
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Sabato 15 Novembre 2014, 14:25 - Ultimo aggiornamento: 17 Novembre, 07:36
A duecento e passa chilometri da Roma c’è un piccolo paese ai confini della provincia di Arezzo che ha deciso in fretta e furia di correre ai ripari e prevenire le situazione esplosive romane..

I 785 residenti di Badia Prataglia, una frazione di Poppi che fa parte del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, hanno deciso di chiudere il Comune per protesta contro l’arrivo di 100 migranti che saranno ospitati in un hotel. “Sono troppi” e così hanno organizzato una serrata in pieno stile. Perciò stamattina tutto chiuso a Badia. I residenti sono presentati davanti alla prefettura di Arezzo e hanno sollevato i loro cartelli "Uniti e determinati per un'equa ripartizione dei flussi migratori", "Integrazione con proporzione e senza imposizione", “Perché a Poppi 5 e a Badia 100?”. Aspettano di incontrare il Prefetto di Arezzo Saverio Ordine per chiedere che arrivi un numero minore di migranti. Ordine ha garantito che metterà in campo un adeguato numero di forze di polizia.

L’hotel scelto per accogliere i migranti è il Bellavista. Per il titolare Paolo Mulinacci questo sbarco di profughi sulle montagne di Badia significa soprattutto lavoro. Il bando, che considera la popolazione complessiva a livello provinciale, è stato vinto dalla cooperativa Domus Caritatis di Roma: 33,59 euro al giorno per persona, da un minimo di venti a un massimo di cento. Quanto basta a riavviare un’attività che risente della crisi e del turismo stop and go. “In famiglia siamo in quattro senza lavoro, così ho colto al volo l’occasione mettendo a disposizione l’immobile: mi pagheranno l’affitto” ha detto Mulinacci al Corriere Fiorentino. Lui non protesterà: “Nell’accordo – ha spiegato - c’è l’assicurazione che prenderanno a lavorare mia moglie e i miei due figli».

Preoccupazione è stata espressa dalla locale associazione Confcommercio. Anche Carlo Toni, sindaco di Poppi, ha dichiarato che il numero di migranti è decisamente sproporzionato pur ricordando che in queste valli si sono integrati negli ultimi vent’anni numerosi albanesi, quelli che arrivavano attraversando l’Adriatico con i gommoni.

Ma la notizia è stata intercettata anche da Casa Pound che per bocca del coordinatore provinciale Eugenio Palazzini ha sparato a zero:

“Stiamo stati contattati da alcuni cittadini di Badia Prataglia, giustamente sconcertati, che ci hanno segnalato questa decisione assurda e siamo pronti a scendere in piazza per manifestare la loro e la nostra netta contrarietà”.