Tragedia a Napoli, spara alla moglie malata di Alzheimer poi si toglie la vita

Tragedia a Napoli, spara alla moglie malata di Alzheimer poi si toglie la vita
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Sabato 30 Maggio 2015, 19:33 - Ultimo aggiornamento: 1 Giugno, 11:48
Non riusciva più a sopportare di vedere la donna, con la quale aveva trascorso una vita, devastata dalla malattia da cui era affetta da tempo, l'Alzheimer.



Ed è per questo motivo, probabilmente, che Pompeo Milone, pensionato di 81 anni, stamattina ha deciso prima di uccidere la moglie di 82 anni, per porre fine alle sue sofferenze, e poi di suicidarsi. È stata una tragedia familiare, quella accaduta nel Varesotto, frutto della disperazione di un uomo, malato anche lui, tra l'altro, e che assieme alla sua consorte aveva vissuto in passato il dramma della scomparsa di una figlia, morta per un male incurabile.



Stando a quanto ricostruito dai carabinieri di Saronno, l'anziano, con un passato da commerciante e camionista, verso le 10,30 di stamattina, approfittando anche dell'assenza della badante che li aiutava nella loro casa di Venegono Inferiore, ha sparato alla testa della donna, Maria Valante, malata di Alzheimer da qualche anno. In precedenza, pare che l'uomo fosse anche andato a trovare un parente, che abita in un appartamento nella stessa palazzina, facendogli capire che era pronto a fare un gesto del genere. Dopo aver visto il corpo della moglie a terra, convinto che fosse morta, Milone ha rivolto la pistola, regolarmente denunciata, contro sè stesso e si è sparato alla testa.



A dare l'allarme ai carabinieri e alle ambulanze è stato proprio il parente della coppia che ha sentito gli spari. Quando il personale del 118 è arrivato nell'appartamento in via Volta i due anziani erano ancora vivi ma in condizioni disperate e sono morti entrambi poco dopo in ospedale a Tradate (Varese). Stando a quanto riferito dai carabinieri, poi, la coppia aveva dovuto fare i conti in passato anche con la scomparsa della figlia, deceduta per una malattia. Il dramma avvenuto nella casa del Varesotto si inserisce in un lungo elenco di casi analoghi che si sono verificati in contesti di malattia e sofferenza. Lo scorso gennaio, ad esempio, a Napoli Antonio Parisi di 79 anni strangolò con un filo elettrico la moglie Paolina, che soffriva di problemi psichici da tanti anni. «L'ho uccisa perchè era malata terminale», aveva detto l'uomo agli agenti prima di costituirsi. Lo scorso marzo, poi, a Torino Luigi Musso, 86 anni, uccise la moglie coetanea e malata e poi tentò di impiccarsi, ma non ci riuscì.



L'uomo aveva sempre accudito la moglie «con amore e pazienza - avevano raccontato i vicini, dopo la tragedia - ma negli ultimi tempi sembrava stanco e provato».
Stamattina, a Venegono Inferiore è accaduta una tragedia simile, ma Pompeo Milone è riuscito anche a portare a termine il proposito di suicidarsi.
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