25 aprile, a Milano contestata la Brigata ebraica. Carri allegorici contro Renzi e Salvini

25 aprile, a Milano contestata la Brigata ebraica. Carri allegorici contro Renzi e Salvini
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Sabato 25 Aprile 2015, 15:17 - Ultimo aggiornamento: 21:34
Corteo del 25 aprile con contestazioni e proteste a cominciare da quelle che hanno avito nel mirino la Brigata Ebraica. la manifestazione, istituzioni in testa, si è snodata lungo corso di Porta Venezia per raggiungere piazza Duomo dove si sono tenuti i comizi.

Tra i manifestanti, però, è spuntato anche qualche carro allegorico guidato da antagonisti di estrema sinistra. Su un camion campeggiavano le caricature del premier Matteo Renzi e del leader della Lega Matteo Salvini (quest'ultimo rappresentato con un elmo cornuto) con frasi contro il razzismo, l'austerità e le politiche sociali.



«Ci vuole il rispetto di tutto e di tutti ma anche di

chi contesta le politiche di questo governo», ha poi commentato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.



Il segretario della Cgil ha poi approfittato per tornare sul discorso che il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha tenuto al Piccolo Teatro, sottolineando come si debba rimarcare «il diritto al lavoro e alla eguaglianza sociale», così come intensificare «la lotta alla corruzione alla evasione che sono oggi il cancro del nostro Paese».



LA BRIGATA EBRAICA

Grida, insulti, spintoni, invece per la Brigata Ebraica: ancora una volta a Milano il 25 aprile divide, e la storia della Liberazione si scontra con quella dell'occupazione (contemporanea) dei territori palestinesi invasi da Israele. Così tra le varie anime dell'antifascismo si sfiora ancora una volta la rissa rovinando in parte un 70/o anniversario molto partecipato, con decine di migliaia di persone in strada. «Chi contesta non conosce la storia», reagisce il presidente dell'Ucei Renzo Gattegna, auspicando una condanna di quanto accaduto da parte di «tutte le persone democratiche». Il copione delle tensioni è stato identico a quello dell'anno scorso: al passaggio della Brigata ebraica, che ha attivamente partecipato alla Liberazione, in piazza S.Babila, nemmeno a metà del percorso, un folto gruppo di attivisti pro-palestina e dei centri sociali ne hanno approfittato per creare tensione, e lo scontro è stato evitato grazie ai cordoni di agenti antisommossa che hanno contenuto le spinte degli uni e degli altri evitando che venissero a contatto.



«Fuori i sionisti dal corteo», gridavano gli antagonisti, che avevano già dato vita, nei momenti precedenti, a delle sporadiche liti. «Ma lo sai cosa stanno facendo i tuoi amici ai Palestinesi?», urlava un esagitato manifestante a un passante che gli gridava «vergognati, se insulti loro insulti tutti» riferendosi alla Brigata che stava passando in quel momento. I gruppi ebraici, dietro uno striscione dell'associazione Amici di Israele, e alle bandiere della Brigata ebraica, sono entrati in piazza, dove il corteo curvava in direzione di piazza Duomo, cantando Bella ciao.



Dall'altra parte i contestatori urlavano «assassini, assassini» e «fuori i sionisti dal corteo», con insulti e il lancio di qualche bottiglietta d'acqua, ai quali dal corteo hanno risposto con il coro «fascisti, fascisti». Un'ora prima i rappresentanti delle associazioni pro Palestina avevano insultato anche i manifestanti che rappresentavano gli ex deportati dai campi di concentramento, forse confondendoli (nonostante i cartelli neri con i nomi dei campi di sterminio che svettavano tra la folla), forse no. Alla fine centri sociali e antagonisti si sono di fatto uniti in fondo al corteo, immettendosi in corso Matteotti verso il Duomo come tutti gli altri, senza ulteriori tensioni.



Lì, in Duomo, c'è invece stato qualche attimo di confusione quando alcuni anarchici sono saliti su un'impalcatura, non lontano dal palco e, dopo aver acceso due fumogeni, hanno srotolato uno striscione contro le politiche del lavoro.
Delusione, e un pò di choc, per alcuni dei cittadini che sfilavano sotto le bandiere azzurre e bianche della Brigata ebraica. Il presidente dell'associazione Amici di Israele, Eyal Mizrahi, ha detto all'Ansa: «Abbiamo deciso di togliere dal corteo le bandiere dello Stato di Israele per evitare di prestare il fianco a inutili pretesti e tensioni, anche se storicamente la Brigata Ebraica ha sempre sfilato anche con la bandiere di Israele». Ma evidentemente, per chi cercava la rissa, questo gesto non è bastato.
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