A San Pietro 90 paesi da tutto il mondo, 24 capi di Stato e un milione di pellegrini

A San Pietro 90 paesi da tutto il mondo, 24 capi di Stato e un milione di pellegrini
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Giovedì 24 Aprile 2014, 14:05 - Ultimo aggiornamento: 15:14

Novanta paesi da tutto il mondo, 24 capi di stato e un milione di pellegrini previsti. Sono i numeri da capogrio della cerimonia di canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, domenica prossima, in piazza San Pietro.

Il portavoce vaticano padre Federico Lombardi ha spiegato che finora sono confermati 24 capi di Stato, tra presidenti e sovrani, e contando anche primi ministri e governatori sono in tutto 35 le delegazioni a questo livello di rappresentanza: le altre sono guidate da ministri, ambasciatori o altre personalità. Sicuramente al più alto livello, quindi con la presenza del presidente della Repubblica, saranno le delegazioni di Italia e Polonia, Paesi dei due nuovi santi. Presenti anche i reali di Spagna.

Padre Lombardi ha anche puntualizzato che la Santa Sede non trasmette inviti per questo evento: «informa, tramite il corpo diplomatico, che c'è una celebrazione, ma non fa degli inviti specifici. Quindi coloro che vengono, decidono di partecipare in base a questa informazione che viene loro data. I rappresentati dei diversi popoli sono i benvenuti, ma non si può parlare di inviti specifici a partecipare mandati dalla Santa Sede», ha spiegato il portavoce vaticano. Analoga considerazione viene fatta anche per i rappresentanti delle altre religioni: «non ci sono inviti per personalità di altre confessioni religiose - ha aggiunti Lombardi -: sanno che c'è questa celebrazione, sono benvenuti».

Domenica sono attesi in Piazza San Pietro rappresentanti ortodossi e anglicani, «ma non si può parlare di delegazioni ufficiali di Chiese o confessioni». «Ci sarà sicuramente un gruppo importante di rappresentanti ebraici, che hanno manifestato la loro stima per questi due Papi particolarmente importanti per rapporto con popolo ebraico», ha detto Lombardi. Anche esponenti musulmani «hanno manifestato il desiderio di partecipare, ma non ci sono delegazioni con liste di personalità da comunicare».

La messa La messa di canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II domenica sarà concelebrata con papa Francesco da circa 150 cardinali e mille vescovi, oltre che da seimila sacerdoti. I cardinali e i vescovi si troveranno sul riquadro di sinistra del sagrato della basilica, mentre i seimila sacerdoti sempre a sinistra ma sotto il sagrato. Sul lato di destra, invece, le delegazioni ufficiali. Ad amministrare la comunione saranno 600 sacerdoti in Piazza San Pietro e duecento diaconi - che usciranno dalla chiesa di Santa Maria della Traspontina - lungo Via della Conciliazione. I concelebranti più vicini al Papa sull'altare, ha spiegato ancora Lombardi, saranno il cardinale vicario di Roma Agostino Vallini, perchè i due Papi santi erano vescovi di Roma, il cardinale di Cracovia Stanislao Dziwisz, ex segretario di Wojtyla, e il vescovo di Bergamo, diocesi d'origine di Roncalli, mons. Francesco Beschi, e anche altri due cardinali dell'ordine dei vescovi, con tutta probabilità i cardinali Angelo Sodano e Giovanni Battista Re.

Le reliquie Nella cerimonia di canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII, dopo la formula in cui papa Francesco proclamerà la santità dei due Pontefici, saranno collocate vicino all'altare le reliquie dei due nuovi santi. Si tratta, per papa Wojtyla, di una piccola ampolla col sangue, e per Roncalli di un pezzetto di pelle che è stato raccolto in occasione della riesumazione della salma per la beatificazione, nell'anno 2000. Lo ha spiegato in un briefing il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi. A portare le reliquie, per Giovanni XXIII dovrebbero essere suoi nipoti, accompagnati dal sindaco di Bergamo e dal presidente della Fondazione Roncalli. Per Giovanni Paolo II, pur non essendo ancora confermato, saranno con tutta probabilità le due persone miracolate, la suora francese Marie Simon-Pierre e la donna costaricana Floribeth Mora Diaz. I due reliquiari saranno pressochè uguali: per Roncalli ne è stato infatti realizzato uno molto simile a quello usato per Wojtyla.

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