Sul web camere e appartamenti in affitto,
così i romani si improvvisano albergatori

Sul web camere e appartamenti in affitto, così i romani si improvvisano albergatori
di Camilla Mozzetti
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Giovedì 24 Aprile 2014, 08:01 - Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio, 15:35
Basta avere un appartamento grande, qualche stanza che non si usa, un set di asciugamani nuovi e il gioco � fatto.

Diventare albergatori, pur non essendolo, nella Capitale è facile come bere un bicchiere d’acqua. La canonizzazione di Giovanni Paolo II e di Giovanni XXIII è alle porte e in tempi di crisi i romani hanno deciso di sfruttarla a proprio vantaggio. Come? Affittando a prezzi stracciati stanze o appartamenti ai turisti che arriveranno ai piedi del colonnato. A poco sono valsi i controlli delle autorità, a valle dei quali, nei giorni scorsi, sono stati sequestrati numerosi bed&breakfast illegali.



Stando alle rilevazioni compiute da uno dei più noti siti internet dedicati alle locazioni immobiliari, gli annunci dedicati all’accoglienza improvvisata, in tutta Roma, sono aumentati in un solo mese del 37%. Oltre 300 quelli postati, in pochi giorni, che promuovono sistemazioni da parte di chi nella vita tutto è, fuorché albergatore.



GLI ANNUNCI

In via Leonida Lay, Antonio, mette a disposizione - per 30 euro a persona - quattro posti letto in due camere doppie. In via Angelo Emo, invece, l’annuncio di Rosa P. recita: «Affittasi per la beatificazione dei due Pontefici due stanze doppie in appartamento abitato dai proprietari. Possibilità di prenotare pranzo o cena». Il prezzo? Appena 40 euro a persona. Si preferiscono pagamenti in contanti all’arrivo o accrediti su carte prepagate; alla richiesta di una fattura il proprietario della stanza o dell’appartamento cambia il tono di voce e improvvisamente si ricorda di essere «al completo». C’è pure chi mette a disposizione, per quei pellegrini che non conoscono a sufficienza la Capitale, perfino un Cicerone. Lina offre la sua mansarda sulla Casilina a 200 euro per la notte del 27 aprile e si propone come accompagnatrice turistica fino a San Pietro. «Lo stanno facendo tutti - racconta - per me che sono senza lavoro è un modo per guadagnare qualcosa».



LA CATEGORIA

E di fronte a questo le associazioni di categoria insorgono. «L’amministrazione comunale sta portando avanti il rialzo della tassa di soggiorno, mentre queste attività illegali non sono per nulla controllate», accusa il presidente della Federalberghi, Giuseppe Roscioli. Il contraccolpo per le strutture ricettive della Capitale (oltre 800 gli hotel e i bed&breakfast regolari) è enorme: «Parliamo di svariati milioni di euro sottratti al settore - rincara il presidente della Confesercenti, Valter Giammaria - e di conseguenza anche alle casse del Comune».
 
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