«È stato un afflusso ininterrotto di donne e uomini, che si sono sottoposti a file lunghissime per arrivare con auto e pullman ad Assisi e per entrare nella Basilica di San Francesco», sottolineano dal convento di Assisi. «Ad Assisi la vigilia, a Roma la festa», ha commentato il direttore della Sala stampa del Sacro convento, padre Enzo Fortunato, secondo il quale «la presenza di pellegrini ad Assisi negli ultimi tre giorni è stata di gran lunga superiore ai giorni del Giubileo e alle visite dei Papi nella città di San Francesco.
I pellegrini hanno capito bene e voluto sottolineare il forte legame di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II con San Francesco e con Papa Francesco, giunto qui il 4 ottobre scorso, festa del Patrono d'Italia». «In tre giorni - questi i dati forniti dal comando dei vigili urbani alla comunità francescana del Sacro convento - sono giunti ad Assisi 1.200 autobus, 400 al giorno, mentre per il Giubileo si arrivò a 200: il 70% sono provenienti dalla Polonia, il 20% da ogni parte d'Italia, il 10 da altre nazioni europee. A questi numeri vanno aggiunte le centinaia di auto che hanno riempito tutti i parcheggi di Assisi».
Nella Basilica di San Francesco «i pellegrini hanno potuto assistere a funzioni religiose - che si sono succedute senza soluzione di continuità - confessarsi e raccogliersi in preghiera davanti alla tomba di San Francesco». «Proprio per rispondere a questo inaspettato afflusso di pellegrini la Basilica inferiore - che permette l'accesso alla cripta che ospita la tomba di San Francesco - resterà aperta in via eccezionale - ha annunciato padre Fortunato - fino alla mezzanotte di oggi».
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