Ha 150 anni, è alto dieci metri, ha una circonferenza di 1,60 e proviene dal vivaio Aumenta di Pontinia, in provincia di Latina.
Ecco il nuovo Alberone che verrà trapiantato il 21 novembre, in sostituzione di quello donato grazie alla campagna di sponsorizzazione del Messaggero, crollato il 7 novembre, distrutto da una carie e dall’incuria.
È finita la ricerca del leccio che ha impegnato l’Assessorato all’Ambiente diretto da Estella Marino in sopralluoghi in diversi vivai del Centro sud.
«Il leccio è in ottima salute» fanno sapere dall’Assessorato, che martedì ha provveduto alla rimozione del ceppo dell’Alberone. Oltre otto ore di lavoro per recidere le radici arrivate fino a due metri di profondità. Il leccio precedente quando è stato trapiantato aveva 106 anni, proveniva da Senigallia e pesava 60 quintali. Per trasportarlo fu necessario scortare l’enorme camion che arrivò in piazza dell’Alberone tra applausi e brindisi. E non sarà facile neanche questa volta trasportare fino a piazza dell’Alberone il nuovo leccio. Ancora più complessa l’opera di ripiantumazione. «Sono onorato di fornire il nuovo Alberone» ha detto Antonio Aumenta, vivaista da generazioni, proclamato cavaliere del lavoro ai tempi del presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Il vivaio nasce nel cuore della pianura pontina trent’anni fa.
Il fondatore ha collaborato con il paesaggista Pietro Porcinai. «Sono entusiasta - ha aggiunto Aumenta - si tratta di una pianta in ottima salute. Sono fiero di ridare a Roma un simbolo così importante».