Obama colpisce i Lupi della notte fanatici di Putin

Obama colpisce i Lupi della notte fanatici di Putin
di Giuseppe D’Amato
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Sabato 20 Dicembre 2014, 23:42 - Ultimo aggiornamento: 22 Dicembre, 08:27
Il “Chirurgo” ringrazia Barack Obama. Aleksandr Zaldostanov non sta nella pelle dalla felicità dopo aver saputo che gli americani l’hanno inserito nella lista delle persone colpite dalle sanzioni, quindi “non grata” negli Stati Uniti. Vi è il riconoscimento «per i miei modesti meriti verso la Patria. Farò il possibile affinché la loro preoccupazione nei miei confronti non faccia altro che aumentare», aggiunge il capo dei “Lupi della notte”.



Questo gruppo di bikers, amati dal presidente Putin, è stato uno dei protagonisti della guerra mediatica con l’Occidente. A bordo delle loro Harley Davidson, sotto il comando in persona del “Chirurgo”, i Lupi della notte hanno scortato in marzo per più di un migliaio di chilometri lungo le strade infide dell’Ucraina orientale otto tir ed alcuni camioncini con un carico di “aiuti umanitari”, raccolti dalle municipalità di Mosca e Volgogrado fino a Sebastopoli, in Crimea, appena tornata alla Madrepatria.



LA STORIA

Nato nella capitale all’interno della cultura rock sovietica di fine anni ‘80, questo club incita alla difesa dei valori slavi in funzione anti-integrazione europea. Ha sedi in Bulgaria, Bosnia, Serbia ed Ucraina. Si ritiene che solo in Russia siano 5mila i suoi membri. Putin, che ha pubblicamente chiamato «fratelli» i Lupi della notte, è un amante delle Harley Davidson e più volte si è fatto fotografare, vestito con un giubbotto nero, in loro compagnia. Nel 2011 il capo del Cremlino ha condotto una colonna di harleydisti ad un raduno nella città portuale di Novorossijsk. Zaldostanov è stato da lui insignito di onorificenze per il suo impegno a far restaurare un monumento storico nell’ex Stalingrado. L’amore per questi bikers è così forte che una volta Putin ha fatto aspettare il deposto presidente ucraino Viktor Janukovich per ben 4 ore. Il motto dei Lupi della notte è «Ovunque noi siamo, quella è Russia!». I valori propagandati - come ha raccontato il vice del Chirurgo Aleksandr Benish - sono «amore per la Patria, fede, non usare o vendere droghe». «La violenza viene usata come ultimo mezzo possibile», ma nel novembre 2013 una sparatoria con un club rivale finì in tragedia. Tra i suoi membri sono inseriti anche il “proconsole” di Putin in Cecenia, Ramzan Kadyrov, uomini d’affari, meccanici e persino monaci.



NIENTE DONNE

Le uniche escluse sono le donne. Anzi dopo che le femministe punk “Pussy Riots” recitarono ballando una “preghiera blasfema” all’interno della principale cattedrale dell’ortodossia russa i Lupi della notte si offrirono per organizzare turni di guardia contro ulteriori atti di “teppismo”. «Il club è un simbolo di virilità», chiarisce Benish. Roba da macho! La fede religiosa non è una pregiudiziale per essere ammessi al gruppo. I giovani, che hanno l’obbligo di essere invitati da un lupo della notte, devono partecipare per due anni a tutte le manifestazioni organizzate per poter essere accettati in pianta stabile. “Patriottismo e difesa delle tradizioni” sono gli elementi che uniscono il gruppo. I commenti entusiastici sulla pagina dei Lupi della notte presente in un “social” federale si sprecano. «Centinaia sono le telefonate che ho ricevuto di complimenti», sottolinea in un video raggiante il Chirurgo. Tanta pubblicità gratuita non guasta affatto.