Carabiniere suicida, il giallo in procura

Carabiniere suicida, il giallo in procura
di Adelaide Pierucci
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Venerdì 28 Novembre 2014, 00:31 - Ultimo aggiornamento: 11:13

Un colpo solo di pistola, al cuore. E' morto così Luis Miguel Chiasso, il carabiniere che l'altra sera si è tolto la vita nel suo alloggio all’interno della caserma Salvo d'Acquisto, a Tor di Quinto, dove prestava servizio. Una morte istantanea.

Resta l’interrogativo sul motivo. La procura di Roma, per accertarlo, ha aperto un fascicolo per il reato di istigazione al suicidio. Una prassi in casi analoghi. Il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e l'aggiunto Mario Dovinola hanno disposto l'autopsia sulla salma, che è stata eseguita ieri al Gemelli. Il medico legale incaricato, a stretto giro, dovrà anche ricostruire la dinamica del colpo.

Per i colleghi più intimi e per i familiari il suicidio di Luis, per gli amici «Lu», è sembrato un mistero. Eppure è stato proprio il militare, poco prima di afferrare la pistola di ordinanza, a postare sul profilo facebook, anche se in maniera confusa, il perché della sua decisione. «Lavoro per i servizi segreti italiani e internazionali. Mi resta poco da vivere, so già che stanno arrivando per chiudere la mia bocca per sempre». Circostanza, questa, subito smentita dagli investigatori. Il giovane carabiniere non sarebbe stato uno 007.

Probabilmente il militare, nato in Sudamerica e adottato all’età di tre anni da una famiglia della provincia di Terni, è precipitato all’improvviso in uno stato di sofferenza psichica, come testimonierebbe la confusa telefonata fatta al 112, il centralino dell’Arma, poco prima di prendere la pistola d'ordinanza e uccidersi nella sua stanza.

E' stato lo stesso centralinista a dare l'allarme. I colleghi del carabiniere si sono precipitati nel suo alloggio, ma hanno trovato la porta chiusa. Adesso gli inquirenti vogliono accertare se fosse sbarrata dall’interno o meno.

LE TESTIMONIANZE

Nella caserma dei carabinieri di Tor di Quinto, che ospita il Comando unità mobili, il quarto Reggimento a cavallo e il Racis, martedì sera, una volta scattato l'allarme, sono arrivati i colleghi del Nucleo investigativo, incaricati dell’indagine. Luis Miguel, studente di psicologia, aveva due passioni: i viaggi e la divisa. «Indossare una divisa, rispettarla, è una cosa strana da spiegare, forse è vero, ti nobilita... Ogni giorno lotti per un'ideale, per un qualcosa che sai essere irreale, ma non per te», scriveva su facebook. Gli amici del web ora gli hanno dedicato una pagina «Luis Miguel Chiasso forever», ricordando una sua frase: «Ti Amo mondo come Amo me stesso. Sono felice».

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