Deputati siciliani a Doha, trasferta da 700mila euro

Deputati siciliani a Doha, trasferta da 700mila euro
di Claudio Marincola
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Domenica 12 Aprile 2015, 23:08 - Ultimo aggiornamento: 14 Aprile, 16:31
La derattizzazione del Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea regionale siciliana, è una guerra topicida senza fine. E i topi in Sicilia sono come i limoni, dopo ogni fioritura rispuntano: ogni anno costano 50mila euro. Ma i veri roditori per le casse dell’ente siciliano sono altri. Lo si apprende dalla pubblicazione sul sito dell’Ars delle spese dei deputati e dalla relazione della Corte dei conti. La spending review al di là dello Stretto è un concetto ancora molto vago. Qualche esempio. Dopo il decreto che dal 1° agosto scorso impose il tetto di 240 mila euro agli stipendi dei superburocrati si è scatenata la grande fuga per uscire dal ciclo produttivo. Uno dei primi ad andarsene in pensione è stato fu Sebastiano Di Bella, segretario generale dell’Ars. Incassava ogni anno 520 mila euro (1500 euro al giorno). Il grand commis ha dato l’esempio e altri 10 lo hanno seguito a ruota. Risultato: la spesa per pensioni e vitalizi anziché scendere si è impennata toccando quota 76 milioni di euro.

Sarà per questo che Marco Forzese, deputato regionale che da ex assessore aveva già assistito al dissesto finanziario del comune di Catania, si è visto contestare 6,75 euro per il telegramma di condoglianze inviato al sindaco del comune di Adrano è rimasto di sale. Ma come? Per così poco? Già condannato in passato a rimborsare 4 mila euro all’erario, Forzese per non pagare il telegramma di tasca sua dovrà dimostrare il legame istituzionale con il caro estinto (la madre del sindaco di Adrano). La proliferazione dei necrologi è diventato un caso; è stato richiesto un supplemento d’indagine. Bisognerà dimostrare che la pubblicazione dell’annuncio funebre è avvenuta per fini istituzionali e non per mero interesse personale.



CENA CON SCORTA

Un episodio memorabile fu quando tra gli ordini di spesa per libri e riviste, spuntò anche un Diabolik. Un fumetto nelle minute spese? È un particolare, Pochi euro. Ma colpisce. La grande attenzione estesa alle minute spese non ha impedito che le riunioni dei gruppi si trasformassero a volte in cene, e che le cene venissero allargate per eccesso di generosità anche agli agenti delle scorte (che pure hanno la diaria). Il passaggio dal regime «liberale» a quello «controllato» è stato brusco, sostiene qualcuno, «troppo brusco, ci vuole tempo....». Poi ci sono quei casi che si definiscono straordinari ma ci sono sempre stati. Al Movimento per le autonomie, ad esempio, i giudici della Corte dei conti hanno contestato la vendita di due auto blu. Lo status symbol per antonomasia, il privilegio più urticante agli occhi dei contribuenti. Si è deciso così di venderle. Peccato che le prime due rate del leasing siano costate 32 mila euro e i nuovi acquirenti per riscattarle ne hanno pagato molte meno. Un vero affare. In confronto il pagamento della contravvenzione di 527 euro per violazione al codice della strada contestata ai pd siciliani è roba da educande. L’autista ha dovuto pagare di tasca sua.



Sotto i riflettori dell’opposizione è finita la missione in Qatar delle folta delegazione, tra cui il presidente della Regione, Crocetta, il presidente dell’Ars, Ardizzone, l’assessore allo Sviluppo, Marziano, il sindaco di Palermo,Orlando, il presidente della Fondazione Federico II, Forgione, il senatore del Pd Lumia (che però si è pagato la trasferta di tasca sua) e Sami Ben Abddelaali, console tunisino in Sicilia.



LO SBARCO

La missione è stata organizzata per partecipare alla prima fiera del Brand Italy che si è tenuta dal 10 al 12 novembre scorso a Doha. Quanto è costata? 700 mila euro, una enormità secondo il grillino Marco Mangiacavallo che presentato un’interrogazione. Vi hanno partecipato 240 aziende, di cui la metà siciliane. Vuole sapere che risultati ha prodotto e non ha ancora ottenuto risposta. Per Crocetta ha sostenuto «è stato un successo», anche se le imprese per ricavarne qualche profitto dovrebbero lavorare in perdita per i primi due anni. Secondo Mangiacavallo, inoltre, l’emiro Tamin Bin Hamad al Thani non avrebbe nulla a che fare con la fiera: ad organizzarla sarebbe stato un suo parente, il quasi omonimo Ali Bin Thamer Altani. Chi ha ragione? di certo c’è colo che il viaggio a Doha dell’assessore Bruno Marziano, ex dirigente provinciale del Pci, nonché ex storico segretario generale della Cgil di Siracusa, è costato 4.138 euro, cui si aggiungono 900 euro di diaria per un totale di 5.038 euro. E non c’è solo Doha.

Un seminario Ue, 3 giorni a Bruxelles, è costato all’ex presidente dell’Assemblea, Francesco Cascio, diaria compresa, 2.434 euro. La partecipazione del presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone alla Conferenza dei presidenti delle Assemblee regionali europee, due giorni e due notti a Santiago de Compostela, in Spagna, sono costate 2.203 euro, più 540 di diaria. È il viaggio, per intenderci, che i pellegrini fanno a piedi (e c’è chi lo fa scalzo).



I DESTABILIZZATI

I deputati siciliani, compreso il presidente Crocetta, per dare l’esempio hanno annunciato che si sarebbero tagliati lo stipendio di 4 mila euro. Una decisione annunciata con i megafoni, appunto. In realtà, qualcuno si è divertito a fare i conti, tra abbattimento dell’aliquota e aumento della diaria, la riduzione oscilla tra i 900 e i 600 euro al mese. Ma il vero bubbone che sta per scoppiare riguarda i cosiddetti “stabilizzati”, i dipendenti dei gruppi considerati per anni «organici». Con una deliberazione del consiglio di presidenza dal febbraio scorso i gruppi parlamentari siciliani non possono infatti più utilizzare il contributo che ricevono dall’Assemblea per coprire i costi del personale, costi comprensivi dei contributi. Il rapporto di lavoro, lamentano gli ex stabilizzati , è stato stravolto sotto il profilo giuridico ed economico. Per la Corte dei conti starebbero pagandosi di tasca propria anche gli oneri fiscali e l’Irap che dovrebbero invece essere a totale carico dal datore di lavoro. Chi li rimborserà?



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