Ciò che è certo, per ora, è che dopo le Olimpiadi di Londra 2012 nell’immaginario collettivo lo sport è molto meno distante. Mentre nelle palestre vanno spuntando come funghi corsi di boxe femminile e di Taekwondo e tutte si interrogano su dove dedicarsi anima e corpo al beach volley, disciplina che regala fondoschiena a prova di primo piano televisivo, la moda inizia a riflettere su cosa rimarrà, in termini di stile e costume, di questi Giochi. L’impatto sull’abbigliamento sportivo è evidente: nessuno più andrà più in palestra buttandosi addosso due vecchi stracci comodi dopo aver visto le divise disegnate da Armani per gli italiani e da Stella McCartney per il team britannico.
Un certo gusto per lo stile sportivo era emerso già in vista del grande evento, ma con l’autunno si può prevedere che felpe, tute e scarpe colorate diventeranno oggetti del desiderio, così come tutto quello che abbiamo ammirato addosso agli atleti, anche i capi più assurdi e tecnici. E’ inevitabile però che saranno le due cerimonie, quella di apertura di Danny Boyle e quella di chiusura, a fornire la maggior parte degli spunti per i prossimi anni.
Soprattutto perché entrambe hanno messo sotto i riflettori (in modo eccessivo, a detta di alcuni) tutto quello per cui il Regno Unito è famoso nel mondo, dalla musica alla moda, mescolando con sapienza fenomeni globali come John Lennon e, per motivi diversi, le Spice Girls o i Take That, a personaggi meno conosciuti fuori dal Regno Unito, come Jessie J, la ventiquattrenne cantante e cantautrice mora che ha duettato con Brian May e ha attirato l’attenzione di mezzo mondo con le sue due tutine color carne di Vivienne Westwood, una con intarsi neri e l’altra con il corpetto e una sola gamba ricoperta di paillettes chiarissime.
In un paese in cui le celebrities dettano legge assoluta in materia di stile, la sua mise un po’ da catwoman e un po’ da ginnasta, con un tocco burlesque e dark dato dai i capelli corvini con la riga in mezzo e dal trucco fatalissimo, quasi da film di Russ Meyer, sarà uno dei motivi dominanti dell’autunno, c’è da starne certi. Jessie J detterà legge tra le ragazze forse ancor più delle altre, più celebri ma meno avanguardistiche, star femminili della serata, ossia le Spice Girls redivive e il gruppo di modelle britanniche capitanato da Kate Moss.
Per quanto riguarda le prime, il primo sguardo dei telespettatori è stato senz’altro tutto teso a valutare lo stato di conservazione fisica delle ragazze. Rassicurati sul fatto che il tempo è stato benevolo con quasi tutte loro e che tutte sono rimaste fedeli al loro personaggio, il secondo sguardo è andato a Victoria, per capire come ha gestito questo ritorno ad un passato che si è tanto affannata a cancellare, soprattutto ora che è una stilista di successo. Vestito nero con coda, cortissimo davanti e lunghissimo dietro, e capelli fluenti e nerissimi non hanno aggiunto nulla di rilevante al personaggio di ‘Posh Spice’. Più probabile che si finisca col copiare Mel B, tornata in forma dopo qualche anno in sovrappeso e bellissima nella sua tutina intera con intarsi dorati, a metà tra quella di Jessie J e quanto si è visto addosso alle modelle.
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