ROMA - Se dopo il polverone alzato da Report di Milena Gabanelli la vicenda mediatica sulla piuma d'oca sembrava essersi sopita, il marchio italiano Save the Duck riporta in piazza la questione e, rilanciando il piumino senza piume, aderisce al progetto "Animal Free Fashion" lanciato dalla LAV.
Il brand ha sottoscritto il massimo livello di rating etico previsto dall'associazione animalista, il VVV+, impegnandosi a non utilizzare alcun materiale di origine animale nelle proprie produzioni.
Anche quello della moda "animal free" è ormai un vero trend, seppur di nicchia (tocca il 12% della domanda dei consumatori europei) e il marchio fondato tre anni fa da Nicolas Bargi ha capito come cavalcarlo.
Il piumino infatti è un prodotto in crescita che, sempre più spesso, compare anche nelle collezioni estive proposto in grammature leggerissime e Save the Duck, utilizzando fibre di nylon traspiranti e ultra sottili, ne realizza una gamma per uomo, donna e bambino che abbraccia tutte le stagioni.
Abbandonando pelliccia, piume, seta, pelle e lana, all'azienda non resta che utilizzare gli animali (vivi) come testimonial per le proprie campagne.