Civitanova, terrorismo e inchiesta di Sassari: arrestati tre pakistani, uno è cittadino italiano

Civitanova, terrorismo e inchiesta di Sassari: arrestati tre pakistani, uno è cittadino italiano
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Venerdì 24 Aprile 2015, 12:05 - Ultimo aggiornamento: 22:44
CIVITANOVA - Tre pakistani, ritenuti simpatizzanti e fiancheggiatori di Al Qaeda, sono stati arestati in una più ampia indagine nazionale. I due sono stati trovati in una casa, a Civitanova. Gli arrestati sono indagati per reati legati allo sfruttamento e al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina (avrebbero aiutato l'ingresso e la permanenza in Italia di connazionali). I due pakistani arrestati si chiamano Zuabair Shah, 37 anni e Sher Ghani, 57 anni, che da tempo ha anche la cittadinanza italiana.



Sher Ghani è il padre di Faqir Ghani, il ventiseienne espulso nei mesi scorsi da Civitanova perchè frequentava siti inneggianti alla jihad. Vive nel nostro paese da tempo, tanto che era naturalizzato italiano. È disoccupato come Shah Zuabair, arrivato nelle Marche da Cagliari pochi anni fa. Entrambi avevano da poco rispedito in patria le rispettive famiglie.



Un terzo arresto è stato fatto nel pomeriggio a Porto Recanati. Si tratta di un pakistano indagato per terrorismo, Alì Zubair, 46 anni, documenti e permesso di soggiorno spagnoli, arrestato all'Hotel House.



L'operazione anti terrorismo su scala nazionale è scattata alle prime ore del mattino di oggi. La Polizia di Stato di Sassari, coordinata dalla Procura Distrettuale di Cagliari, ha effettuato in sette province italiane una vasta operazione antiterrorismo nei confronti di appartenenti ad un'organizzazione terroristica internazionale affiliata ad Al Qaeda.



La base operativa del network terroristico si trovava in Sardegna. L'indagine, diretta dalla Procura Distrettuale di Cagliari e coordinata dal Servizio Centrale Antiterrorismo (Sca) della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, ha coinvolto le Digos di sette province italiane, tra cui quella di Macerata.



Dall'indagine della Digos di Sassari, che ha permesso di sgominare il network fondamentalista, sono emerse intercettazioni dalle quali risulta che due componenti dell'organizzazione hanno fatto parte della rete di fiancheggiatori che in Pakistan proteggevano lo sceicco Osama Bin Laden. In particolare, la polizia sta eseguendo 18 ordinanze di custodia cautelare nei confronti appunto di appartenenti ad un'organizzazione dedita ad attività criminali transazionali, che si ispirava ad Al Qaeda e alle altre formazioni di matrice radicale sposando la lotta armata contro l'Occidente e il progetto di insurrezione contro l'attuale governo in Pakistan.



L'attività investigativa della Polizia di Stato ha permesso di riscontrare come l'organizzazione provvedeva ad alimentare la rete criminale destinando una parte del proprio impegno al fenomeno dell'introduzione illegale sul territorio nazionale di cittadini pakistani o afghani che in taluni casi venivano anche destinati verso alcuni paesi del nord Europa.
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