Sant'Angelo in Vado, maxi furto alla Motomarket: ladro arrestato in sella alla moto rubata

Sant'Angelo in Vado, maxi furto alla Motomarket: ladro arrestato in sella alla moto rubata
di Thomas Delbianco
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Giovedì 28 Maggio 2015, 10:57 - Ultimo aggiornamento: 10:58
SANT’ANGELO IN VADO (Pesaro e Urbino) - Hanno rubato moto, generatori e motoseghe nuovi, portandoli via con un camion dell’azienda. Il mezzo pesante è stato ritrovato insieme a uno dei due malviventi bloccato dai carabinieri ieri pomeriggio dopo una notte di indagini. L’uomo era in sella a una delle moto rubate insieme a un complice riuscito a fuggire e su cui si stanno concentrando le indagini dei militari dell’Arma di Urbino e Sant’Angelo in Vado.





Il furto è avvenuto l’altra notte ai danni dell’azienda Motomarket Dominici, nella zona industriale di Sant’Angelo in Vado. Nel complesso, un bottino di 35 mila euro. «Il colpo è avvenuto tra l’una e mezza e le tre di notte - racconta uno dei titolari - noi stavamo dormendo nella nostra abitazione, sopra al capannone. Intorno all’una e mezza ho sentito abbaiare i cani». I malviventi, secondo le prime ricostruzioni, sarebbero riusciti ad entrare nell’ufficio aziendale, impadronendosi delle chiavi per aprire l’ingresso del capannone. E da lì trasportare mezzi e materiali sul camion dell’azienda. «Sono riusciti ad aprire la porta principale del capannone, caricando sul nostro Tir (i ladri sono riusciti anche a rubare le chiavi del mezzo, ndr), tre moto nuove (enduro, trial e pit-bike), un decespugliatore, due generatori e dieci motoseghe», continua il titolare, che ieri pomeriggio è stato contattato dai carabinieri, per il ritrovamento del camion lungo la strada dei Cappuccini che porta a Urbino. Poco dopo la pattuglia del radiomobile di Urbino ha incrociato due giovani in sella a una moto che andavano verso Peglio. Insospettiti li hanno fermati. Uno è riuscito a scappare, l’altro è stato bloccato. Si tratta di un moldavo di 28 anni, senza fissa dimora che oggi verrà processato con rito direttissimo. Con se aveva anche dell’attrezzatura ritenuta sospetta come guanti, berretti e torce.
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