Pesaro, "Jack Tombino" arrestato due volte in due giorni e di nuovo libero
Sgomento tra i sindacati di polizia

Pesaro, "Jack Tombino" arrestato due volte in due giorni e di nuovo libero Sgomento tra i sindacati di polizia
di Luigi Benelli
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Giovedì 2 Ottobre 2014, 09:51 - Ultimo aggiornamento: 3 Ottobre, 13:18
PESARO - Neanche 24 ore e un nuovo tentato furto. Stessa modalit, un masso per rompere la vetrina di un negozio. L’autore? Sempre lo stesso, un marocchino di 31 anni. Gi arrestato la notte prima e rilasciato. Ieri mattina stessa decisione del giudice: rester libero. Una decisione che ha lasciato di sasso i sindacati di polizia.

Sono le 1,20 di mercoledì notte quando in via Scaroni sentono dei rumori. È il vetro del supermercato Coal che viene rotto a colpi di mattone. Viene chiamata la polizia che trova sul posto, ubriaco, con lattine di birra intorno a sé, un giovane marocchino. Ha una bicicletta a fianco e una cassetta degli attrezzi, idonei allo scasso. Viene arrestato e portato in Questura. Si tratta dello stesso che la notte precedente era stato trovato accanto a una vetrina di un negozio di telefonia in via Rossi, arrestato e rimesso in libertà appena 12 ore prima del nuovo colpo. Il titolare del Coal ha l’espressione di chi è rassegnato: «Li prendono e li ributtano fuori. Ormai non siamo più tranquilli. Non ha rubato nulla ma resta la sensazione di essere stati violati e di vederli liberi». Alle 12 il giudizio per direttissima. Il giovane, su cui pende anche un decreto di espulsione perché clandestino, è ospite a Fossosejore nel centro di accoglienza. Convalidato l’arresto, ma denunciato e rimesso nuovamente in libertà. Il processo per entrambi i reati compiuti in meno di 24 ore è rinviato al 4 novembre.



Le reazioni. Per Pierpaolo Frega, segretario del Silp si tratta di «sentenze che rispettiamo, ma non possiamo condividere. È il nostro sistema giudiziario e c’è ben poco da contestare. Ma è d’obbligo una riflessione: rispetto a queste sentenze capiamo che i dati relativi a reati sono in calo, ma sono falsati. Non c’è un vero abbattimento dei delitti, piuttosto un crollo delle denunce perché il cittadino non vede il risultato certo di un’operazione. Quindi non possiamo aspettarci collaborazione dai cittadini nel denunciare i piccoli reati». Interviene anche Marco Lanzi, segretario del Siulp: «Purtoppo è un luogo comune in cui il nostro lavoro viene vanificato dall’applicazione della legge. È paradossale che dopo due reati in meno di 24 ore sia nuovamente libero di delinquere e non è un caso che i cittadini si lamentino. È inaccettabile e il personale di polizia è demotivato, ma nonostante questo continuerà sempre a fare il proprio dovere».
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