Mondavio, uccise la moglie Rossella Iatesta
Rinuncia all'eredità in favore del figlio

Mondavio, uccise la moglie Rossella Iatesta Rinuncia all'eredità in favore del figlio
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Martedì 23 Dicembre 2014, 10:39 - Ultimo aggiornamento: 20:14
MONDAVIO (Pesaro e Urbino) - Il primo pensiero è sempre quel piccolo di 9 anni senza più la mamma, lontano centinaia di chilometri da casa sua, dalla gente e dal luogo dove è cresciuto. Un pensiero diventata un'intenzione: «riportare il bambino a Mondavio».





È l'intenzione del sindaco Federico Talè, che dal giorno della morte di Rossella Iatesta, uccisa a bastonate lo scorso 9 dicembre nella villetta di via San Filippo sul Cesano, si è preso a cuore il caso del minore. Il primo cittadino avrebbe anche in mente come fare perché quello che è il desiderio di un'intera comunità e dello stesso bambino possa realizzarsi. «Il piccolo può tornare a Mondavio insieme ai suoi genitori adottivi - spiga Talè - lo zio Donato (ndr fratello della vittima che abita a Biccari, in Puglia, a cui è stato affidato il figlio della donna) è un agente di polizia penitenziaria potrebbe quindi chiedere e ottenere un trasferimento per motivi familiari nella casa circondariale di Fossombrone oppure di Ancona. Così sarebbe distante da casa solo una mezz'ora e il bambino potrebbe ritornare a vivere nell'ambiente dove ha tutti i suoi affetti e amici. Qualche giorno fa nel cimitero di Biccari sono stati celebrati i funerali di Rossella. A leggere un addio straziante alla mamma è stato lo stesso figlio. E intanto Gino Ruggieri, marito della Iatesta, arrestato con l'accusa di aver ucciso la moglie e ricoverato al San Salvatore di Pesaro dopo aver tentato il suicidio ingerendo un falcone di pesticida, ha deciso di fare rinuncia all'eredità a favore del figlio. Fino alla condanna definitiva manterrà i suoi diritti, quelli ereditari compresi. Diritti di cui ha deciso di spogliarsi per il bene del suo bambino. Le condizioni di salute di Ruggieri al momento sembrano in lieve miglioramento nonostante il veleno ingerito abbia provocato serie conseguenze agli organi interni. Gli inquirenti, dal canto loro, continuano le indagini cercando di ricostruire la dinamica esatta dell'assassinio per arrivare a stabilire l'elemento soggettivo del reato, se cioè Ruggieri ha ucciso per impeto o se avesse invece premeditato la fine della moglie.
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