Loreto, il sindaco Paolo Niccoletti
si è dimesso
«Basta, non mi terranno in agonia»

Il sindaco di Loreto, Paolo Niccoletti
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Martedì 21 Ottobre 2014, 12:30 - Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 08:37
LORETO Il sindaco Poalo Niccoletti si è dimesso. Lo ha annunciato stamani in una conferenza stampa. per governare dopo la sfiducia (9 firme su 17 consiglieri) presentata e dopo l'entrata dei dissidenti nel gruppo misto. Una settimana di riflessione e poi ieri la decisione. Ora ha 29 giorni di tempo per tornare sui suoi passi, ritirarle entro il 10 novembre, ultima data per convocare anche il consiglio della sfiducia. «Entro il 10 novembre Loreto dovrà essere in grado di tracciare un percorso condiviso per dare risposte a ciò che ci viene chiesto dai cittadini - ha spiegato Niccoletti - Se non saremo stati in grado di darle, è giusto che la parola passi di nuovo agli elettori».



Sullo sfondo della crisi aperta dal gruppo bipartisan (tra i 9 dissidenti, 4 sono di minoranza) per Niccoletti si staglierebbero «solo personalismi. Quello del nuovo statuto delle Opere Laiche è un falso problema, io ho difeso l'ente dall'egemonia di Ancona e Osimo. Non ci sto ad essere tenuto in agonia dai D'Alema locali, da 40 anni sulla scena. Sono dell'Udc, i cittadini mi esprimono solidarietà e se andremo al voto sono pronto a ricandidarmi».





Sempre ieri, per un vizio di notifica al nuovo legale del sindaco Niccoletti è slittata al 24 novembre l'udienza preliminare sull'inchiesta sull'inquinamento da Pm10 prodotto delle fonderie del gruppo Ragaini di Villa Costantina. La procura ha chiesto il rinvio a giudizio, a vario titolo, per Niccoletti, l'ex sindaco Pieroni; Claudia Ragaini e Giannello Lupidi, legali rappresentanti di Lomet e RagAll; l'ingegnere del gruppo, Alberto Cupido e il dirigente regionale settore Via, David Piccinini.



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