Mentre sono già alloggiati in vari alberghi della zona i ragazzi dello staff, la produzione e tutti gli addetti ai lavori, l'artista ha scelto un riparo immerso nella natura del Monte Conero. Infatti secondo alcune indiscrezioni Jovanotti avrebbe optato per una casa in affitto in mezzo al verde. Tutto pronto al Del Conero.
Manca solo la band e il frontman a dare volume all'imponente impianto audio che farà decollare lo spettacolo. Almeno due settimane di prove intense per mettere a punto la regia dello show, che si annuncia rinnovato e potenziato rispetto all'esordio al Del Conero di due anni fa. E già non mancano gli appostamenti dei curiosi, a sbirciare dai cancelli dello stadio, per sperare di imbattersi nell'arrivo della pop-star.
Qualcuno si è allungato fino ai colli che abbracciano il Del Conero per rubare, da lontano, qualche scatto del palco, immenso, in allestimento. E da oggi si entra nel vivo dei preparativi. «Sto costruendo un concerto, uno spettacolo che così non lo avete mai visto». Con queste parole Jovanotti ha subito creato l'attesa e la suspence. Poi ha regalato qualche dettaglio in più sull'origine e l'ispirazione da cui è nata la struttura del nuovo concerto.
«Avevo in mente i grandi palchi dei concerti che mi hanno fatto impazzire, i giganteschi spazi degli U2, o gli spettacoli come quelli di Springsteen - ha detto Jovanotti - e quella cosa che riesce a trasformare uno stadio in uno spazio intimo dove è possibile il contatto». L'ha pensata davvero in grande, affidando la regia dello show ai massimi esperti del settore. Si è ispirato a quegli enormi spettacoli che lui stesso da ragazzino ha potuto vedere con i suoi occhi.
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