«Lo vedevamo avvicinarsi a noi con una traiettoria anomala e il corpo era chinato in avanti: testa e braccia penzolavano nel vuoto come se fosse privo di sensi». È la testimonianza di quei drammatici istanti, quando lo scarto di due o tre minuti poteva fare la differenza tra la vita e la morte, raccontata dai due surfisti fanesi, Massimo Follega di 51 anni e Bruno Carletti di 56, che per primi hanno soccorso il paracadutista in difficoltà, sessantenne cremonese. L’uomo, esperto in lanci, ha probabilmente perso i sensi per la violenza dell’apertura del paracadute. Respiro di sollievo dopo il ricovero all’ospedale Santa Croce: non ha riportato gravi lesioni.
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