L’uomo, che era stato arrestato dopo un blitz della polizia a settembre 2014, ha chiuso ieri mattina il suo primo conto con la giustizia. Il giudice Maurizio Di Palma lo ha condannato a 4 anni di reclusione (con rito abbreviato) per spaccio di sostanze stupefacenti, dopo avergli concesso le attenuanti generiche, e messo agli arresti domiciliari. Di Palma ha accolto la richiesta del pm Valeria Cigliola. Il difensore di Bruscia, l’avvocato Alberto Bordoni, ha già annunciato appello. Bruscia ha sempre ammesso l’uso personale e di averne regalato una piccola parte agli amici, una dozzina in tutto, che prendevano parte alle serate. In quella del settembre del 2014, è stata una soffiata a mettere uno stop all’appuntamento ormai fisso. Quando gli uomini del commissariato di Fano, insieme ad alcuni di Perugia, si sono presentati nel locale, la serata doveva ancora decollare. Tra i commensali una decina erano volti e nomi già noti alla Questura. L’unico con la fedina immacolata era proprio lui, Bruscia. Le divise lo hanno perquisito e gli hanno trovato 50 grammi di coca. L’uomo è stato subito arrestato e solo ieri è potuto uscire dal carcere di Villa Fastiggi per scontare il resto della misura cautelare a casa.
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