Viene bloccata e baciata contro la sua volontà. L’aggressore, si abbassa i pantaloni e le mostra i genitali. Tutto avviene in fretta, la 16enne tenta di fuggire, ma il suo stupratore è troppo più forte di lei. Per sua fortuna, in quegli istanti di puro terrore, un ragazzo di passaggio nota la pericolosa situazione. Arresta la marcia del proprio veicolo e corre in aiuto della minore. L’aggressore scappa. Il giorno dopo, la denuncia della ragazza e le immediate indagini da parte dei carabinieri della locale stazione dei carabinieri, coordinati dal capitano della Compagnia di Fabriano, Benedetto Iurlaro.
A distanza di due settimane, l’uomo è identificato. Si tratta di un marocchino di 31 anni che aveva vissuto per qualche tempo a Cerreto. I militari hanno scoperto, anche, che il giorno precedente all’aggressione della minorenne, sul treno Jesi-Fabriano, il 31enne extracomunitario si era reso responsabile di analoghi reati ai danni di un’altra giovane, salvata da alcuni pendolari che si erano accorti di quanto stava accadendo, pur senza riuscire a bloccare l’uomo dallo scendere, repentinamente, dal treno.
Non solo, controllando la pagina Facebook del marocchino, i carabinieri hanno notato che era solito chiedere amicizia alle ragazzine – molte minorenni – spacciandosi per un 18enne e tentando di incontrarle con scuse banali. Ora nei confronti dell’uomo è stata inoltrata una copiosa informativa alla Procura della Repubblica di Ancona, imputandogli i reati di violenza sessuale e atti osceni.