L'aggressione. Ma appena varcata la soglia del locale, la signora è stata improvvisamente attaccata da un dogo argentino bianco, di proprietà di un 30enne del luogo, C.B. L'animale, tenuto al guinzaglio dal padre del giovane, è sfuggito al controllo del padrone e si è avventato sulla donna. Impossibile frenare la furia dell'animale, che è riuscito a divincolarsi, spezzando il guinzaglio. La donna è stata azzannata alla testa, e per proteggersi si è portata le mani in viso, riportando gravi lesioni alle dita.
Morsi al padrone. Nella colluttazione con l'animale, che pesa 60 chili ed è molto robusto, anche il padrone è stato preso a morsi. Forse il dogo ha interpretato come una minaccia al "suo" territorio la presenza non familiare della 60enne. Il tutto è accaduto sotto gli occhi sconcertati dei clienti e degli esercenti della via, che hanno assistito alla drammatica scena, impotenti. Sul posto sono intervenuti i Vigili Urbani e un'ambulanza del 118, che ha trasportato d'urgenza al pronto soccorso la vittima dell'aggressione.
Dito amputato. La donna, ricoverata all'ospedale di Macerata, ha subìto l'amputazione di una falange del dito e un'operazione ai polsi. Da tempo non esiste più una "black list" dei cani pericolosi, prima identificati in razze come quella del pitbull, rottweiler e dello stesso dogo. Come prevedono le ormai note direttive di legge, l'animale sarà prima sottoposto ad accurati esami comportamentali per appurarne l'aggressività, escludendo quasi aprioristicamente patologie come la rabbia, da tempo isolate.
Animale isolato. La segnalazione del caso è già arrivata sul tavolo dei servizi veterinari dell'Asur che decideranno, in base ai rilievi comportamentali, se predisporre un percorso di recupero per il cane, da intraprendere insieme al proprietario.