Ancona, nel mirino della Corte dei Conti anche le spese folli di un infermiere, i pranzi di un medico e la cresta di un volontario Cri

L'inaugurazione dell'anno giudiziario
di Letizia Larici
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Venerdì 27 Marzo 2015, 21:06 - Ultimo aggiornamento: 28 Marzo, 11:47
ANCONA - Dall'indebita percezione di contributi del ministero dello Sviluppo economico per impianti tessili (728 mila euro), alla cresta di un volontario della Croce Rossa che si sarebbe intascato buoni carburante per 8 mila euro. Ma anche lo smarrimento di un binocolo che vede indagato un finanziere per un danno erariale di 357 euro.



Vario è il quadro delle indagini avviate nel 2004 dalla Procura della Corte dei Conti. A illustrarlo, ieri, nella cerimonia d'inaugurazione dell'anno giudiziario 2015. il procuratore Maurizio Mirabella. Tra i casi emersi lo scorso anno anche quello di un dirigente medico che si sarebbe fatto rimborsare 8.417 euro per pranzi, cene, pernottamenti, pedaggi autostradali e missioni non effettuati per servizio. Sotto la lente d'ingrandimento poi un infermiere della Marina Militare, nei confronti del quale viene ipotizzato un danno erariale di 64 mila euro per aver lavorato in strutture private violando le norme sull'incompatibilità.



Nel mirino della magistratura contabile anche un curatore fallimentare che si sarebbe appropriato di 30 mila euro dell'attivo che doveva conservare, sotto inchiesta inoltre medici, percettori di borse di studio, che avrebbero svolto attività libero professionali per le quali erano incompatibili (28 mila euro). Tra le citazioni, infine, quella a carico di un ricevitore del Lotto che non avrebbe riversato 123 mila euro di proventi nelle casse dello Stato, e di un medico dell'Asur che con la sua condotta avrebbe leso l'immagine dell'Azienda (13 mila euro).



La corruzione, ma anche i controlli contabili sulla regolarità dei gruppi consiliari sono stati alcuni degli argomenti trattati nella relazione del presidente della Corte Anna Maria Giorgione, che ha parlato di «dirompenti episodi di enorme sperpero di denaro pubblico». Questioni di stretta attualità. Dopo l’inchiesta penale, infatti, anche la Procura contabile ha aperto un’istruttoria sulle spese pazze del Consiglio regionale. L’indagine è in fase embrionale. La Procura della Repubblica ha inviato i faldoni, circa 70 mila documenti, ai colleghi della Corte dei Conti il 10 febbraio e ora i pm contabili sono al lavoro per esaminare le carte.



Il procuratore Mirabella ha, tra l'altro, puntato il dito sull’incertezza del quadro normativo relativo alla competenza della Corte sulle società partecipate, che ha portato a lasciare indietro inchieste importanti come quella sui conti di Aerdorica.