Banca Marche, decreti ingiuntivi agli ex vertici per riscuotere le maxi multe

Banca Marche, decreti ingiuntivi agli ex vertici per riscuotere le maxi multe
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Giovedì 2 Luglio 2015, 10:08 - Ultimo aggiornamento: 18:11
ANCONA - Nuove iniziative legali nella partita di salvataggio di Banca Marche. BdM ha avviato presso il Tribunale di Ancona i ricorsi per decreto ingiuntivo, per obbligare gli ex vertici dell'istituto a pagare oltre 4 milioni di sanzioni amministrative inflitte loro dalla Banca d'Italia nel luglio 2014 per le gravi irregolarità e violazioni accertate tra il 2012 e il 2013. Violazioni che portarono l'istituto di credito al dissesto ed al commissariamento.



Lo scorso novembre Banca Marche, nel sua qualità di responsabile in solido, ha dovuto corrispondere a Bankitalia l'intero importo delle multe. Gli interessati non hanno però provveduto a versare quanto dovuto, «nonostante la disponibilità manifestata a prendere in considerazione proposte di regolamento rateale del debito» si legge nel ricorso.



Quindi i commissari straordinari di Banca Marche hanno deciso di ricorrere al Tribunale per ottenere la restituzione delle somme anticipate. Le sanzioni di Bankitalia sono state comminate per «violazione delle disposizioni sulla governance», per «carenze nell'organizzazione e nei controlli interni», «carenze nella gestione e nel controllo del credito», e «carenze nei controlli», contestati a vario titolo ad amministratori e manager in carica dall'aprile 2012: l'ex direttore generale Massimo Bianconi (per 387 mila euro), l'ex presidente del Cda Lauro Costa (per 291 mila euro), gli ex componenti del Cda Michele Ambrosini, Tonino Perini, Francesco Calai, Bruno Brusciotti, Marcello Gennari, Eliseo Di Luca, Walter Darini, Germano Ercoli, Mario Volpini, Pio Bussolotto, Massimo Cremona e Giuliano Bianchi (per 256 mila euro ciascuno), l'ex vice dg Stefano Vallesi (per 105 mila euro), gli ex componenti del collegio sindacale Piero Valentini, Franco D'Angelo e Marco Pierluca (per 129 mila euro ciascuno).
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