Porto Recanati, a fuoco auto e scooter del giornalista Aurelio Bufalari, solidarietà dell'Ordine

Aurelio Bufalari
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Sabato 23 Maggio 2015, 18:29 - Ultimo aggiornamento: 20:29
PORTO RECANATI - Grave attentato al giornalsita Aurelio Bufalari, 71 anni, da 15 penna attenta e sagace del Corriere Adriatico. La sua auto, una Passat, e il suo scooter, un Malaguti, sono stati dati alle fiamme questa notte sotto la sua abitazione dove erano parcheggiati. Bufalari alle 3,30 è stato svegliato dalle sirene dei pompieri e quando, per curiosità legata al sua lavoro, si è affacciato alla finestra ha scoperto che il rogo riguardava i suoi mezzi.



«Spero che ci sia stato uno scambio di persona - dice il giornalista - non ho idea di chi possa essere stato, io ho un buon rapporto con tutti». Ci sono indagini in corso dei carabinieri di Porto Recanati. L'attentato arriva in un momento di grande tensione a Porto Recanati con la caduta dell'amministrazione di centrosinistra di Sabrina Montali e forti dissidi politici che Bufalari ha sempre raccontato con puntualità e correttezza.



«Esprimo ad Aurelio Bufalari la mia più profonda solidarietà per l’attentato incendiario subito - dice il procuratore di Macerata Giovanni Giorgio - Faremo il possibile per identificare gli autori del grave gesto intimidatorio, che ha colpito direttamente anche il Corriere Adriatico. Purtroppo, la fascia costiera, compresa tra Civitanova Marche e Porto Recanati, si dimostra sempre piu’ interessata da allarmanti attività criminose, rispetto a cui intensificheremo l’azione di contrasto, contando sull’attivo contributo della civile gente marchigiana. Sono sicuro che chi è in grado di fornire notizie alle forze di polizia, lo farà».



Solidarietà è stata espressa a Bufalari dal presidente dell'Ordine dei giornalisti, Dario Gattafoni. «L'Ordine delle Marche esprime preoccupazione e sconcerto per l'incendio doloso che ha colpito Bufalari. Si tratta di un gesto gravemente intimidatorio che, unito a minacce più o meno esplicite ricevute di recente da altri giornalisti locali, getta ombre inquietanti sulla situazione dell'ordine pubblico in una cittadina ultimamente turbata da tensioni e gravi episodi di cronaca e induce a riflettere sulle difficoltà e i rischi connessi al dovere professionale di informare la collettività»



«Abbiamo il dovere di fare muro contro gli inaccettabili atti intimidatori ai danni di giornalisti e cronisti che svolgono la loro funzione nell'interesse della collettività» dice l'onorevole di Sel Laura Ricciatti.
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