L’uomo aveva spiegato al telefono che gli orologi sarebbero serviti per fare dei regali aziendali di pregio per conto di un noto imprenditore realmente operante nel mondo dell’edilizia campana. Nessun dubbio quindi per il commerciante, tutto filava liscio; dai primi accertamenti effettuati, infatti, anche l’assegno circolare allegato alla mail risultava regolarmente a carico dell’imprenditore ed emesso da una filiale di un noto istituto di credito napoletano.
Qualche giorno dopo l'acquirente è arrivato ad Ancona e, dopo aver visionato attentamente gli orologi, li ha comprati pagandoli con l’assegno circolare di 16.000 euro. Ad acquisto avvenuto però, i poliziotti della Squadra Mobile lo hanno fermato identificandolo dapprima attraverso i documenti falsi che mostrava (e che aveva mostrato anche al gioielliere – carta di Identità e codice fiscale) ma, successivamente si è scoperto che si trattava di un 56enne napoletano, con svariati precedenti di polizia specifici.
Gli investigatori hanno scoperto che l'assegno di 16.000 euro utilizzato per pagare i Rolex, era stato clonato utilizzando i codici e duplicando la banda magnetica di un altro assegno realmente esistito ma di valore inferiore, andato in pagamento diversi mesi fa. L'uomo è stato denunciato per truffa aggravata, falsità di documenti e uso di atto falso. I preziosi orologi sottratti al truffatore sono stati restituiti al commerciante.
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