La ragazza riuscì a chiedere aiuto con un sms, e i carabinieri la liberarono. L'imputato, difeso dagli avvocati Cinzia Molinaro e Giancarlo Viti, afferma invece che i rapporti sessuali sarebbero stati consenzienti. Da poche settimane all'indagato sono stati concessi gli arresti domiciliari. La giovane si costituirà parte civile.
Il 18 marzo il giovane aveva trascorso buona parte della giornata con la sua vittima. Lui riteneva in qualche modo di essere suo "fidanzato", per lei era un semplice amico che faceva parte della sua stessa comitiva. I due avevano mangiato una pizza in auto, poi il giovane aveva fatto delle avances alla 23 enne, che le aveva respinte. Così si è scatenata l'escalation di sesso e soprusi.
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