Arrestato ieri dalla Squadra Mobile Mirco D'Onofrio, anconetano di 46 anni, cuoco di una trattoria del centro (ovviamente estranea ai fatti). L'uomo è stato fermato martedì sera in macchina con un amico. Gli agenti hanno perquisito l'auto, dove hanno trovato lo zainetto a tracolla del 46enne. Rovistando nei suoi effetti personali, hanno trovato un pacchetto di sigarette. All'interno, invece delle “bionde”, una bustina con dentro quasi 50 grammi di cocaina.
Come da prassi è scattata anche la perquisizione in casa. I poliziotti non ci hanno messo molto a trovare conferma dei loro sospetti. Sono bastati pochi minuti per scoprire altre buste nascoste in garage. All'interno il resto della droga: in totale un chilo di marijuana. Il cuoco è chiuso ora nel carcere di Montacuto, accusato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
A casa del presunto pusher, sono stati scoperti e requisiti altri elementi indiziari che, secondo l'accusa, proverebbero il legame tra D'Onofrio e il mondo dello spaccio. In particolare un fogliaccio dove c'erano scritte a mano tutta una serie di cifre. Un elenco che va da 30 a 500 euro. Vicino a ogni numero c'é un nome, quello dei presunti clienti. Infatti secondo gli investigatori quelle scritte a penna, altro non sono che le cifre di denaro che D'Onofrio avrebbe dovuto incassare. Le cifre piccole si riferirebbero al fumo,
mentre quelle più importanti alla cocaina, notoriamente più costosa. Oggi l'udienza di convalida di fronte al gip. Mirco D'Onofrio sarà difeso dall'avvocato StefanoRadovani.
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